Campo di maggio: differenze tra le versioni

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<!--nome degli attori - gli attori vanno inseriti uno per riga, iniziando con un *, seguito dal nome dell'attore con doppie parentesi quadre, seguito dal nome del personaggio senza parentesi quadre-->
|nomedoppiatoriitaliani= <!-- elenco dei doppiatori italiani (per film stranieri o di animazione)-->
|nomefotografo = [[Mario Albertelli]], [[Augusto Tiezzi]]
|nomemontaggio =
|nomeeffettispeciali = <!--nome del responsabile effetti speciali della pellicola - con doppie parentesi quadre -->
|nomemusicista = [[Giuseppe Becce]]
|nomescenografo = [[Antonio Valente]], [[Ezio Pollioni]] <!--nome dello scenografo - con doppie parentesi quadre -->
|nomecostumista=
|nometruccatore=
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}}
'''Campo di Maggio''' è un [[film]] diretto dal regista [[Giovacchino Forzano]].
 
 
==Note==
 
Il dramma, che risultava inizialmente scritto dal solo [[Giovacchino Forzano]], fu rappresentato per la prima volta al [[Teatro Argentina]] di [[Roma]] il 18 dicembre [[1930]]. [[Benito Mussolini]] concesse all’amico Forzano di inserire anche il suo nome sui manifesti destinati alle rappresentazioni all’estero. Da questo traspare la collaborazione tra il regista ed Mussolini. Forse scritto a quattro mani o forse solo ideato o suggerito dal [[Duce]] (che avrebbe poi apportato personalmente alcune modifiche nelle successive rappresentazioni) l’opera non presenta particolari meriti artistici o storici se non quello di creare una sorta di parallelismo tra [[Mussolini]] e [[Napoleone Bonaparte]], un personaggio storico da sempre amato dal capo del fascismo italiano. La storia è ispirata alla propaganda antiparlamentarista: il parlamentarismo francese avrebbe impedito a Napoleone di agire liberamente e avrebbe portato alla fine dell’Impero.
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Come la rappresentazione teatrale il film ripercorre gli ultimi cento giorni dell’epopea napoleonica con il ritratto di un duce nel momento della sconfitta.
Il film fu girato negli stabilimenti cinematografici di [[Tirrenia]], prima città del cinema italiana, e, in esterni, a [[Colle di Val d'Elsa]]. Uscì in [[Francia]], dove fu messo all’indice dai socialisti, con il titolo “I Cento giorni”.
 
Del film fu fatta anche una versione in lingua tedesca [[Hundert Tage]] con la regia di [[Franz Wenzler]].
 
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