Cantautore: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullate le modifiche di 87.21.46.94 (discussione), riportata alla versione precedente di 151.50.185.107 |
|||
Riga 7:
Il testo del cantautore affronta temi sociali, politici, o filosofici, senza trascurare tematiche esistenziali o la sfera dei sentimenti.
== La storia ==
=== In Italia ===
In [[Italia]], il moltiplicarsi degli esponenti di questa categoria di artisti - cresciuta specialmente nella seconda metà del [[1900]] - ha portato al formarsi di diverse scuole cantautorali: le più note sono quella [[Scuola genovese dei cantautori|genovese]], quella [[Scuola romana dei cantautori|romana]], la [[Scuola napoletana dei cantautori|napoletana]], la
[[Scuola bolognese dei cantautori|bolognese]] e la [[Scuola milanese dei cantautori|milanese]], sebbene il fenomeno si sia poi diffuso su scala nazionale.
La parola cantautore fu creata nell'ambito della casa discografica RCA da [[Ennio Melis]] e [[Vincenzo Micocci]] nel 1959 per il lancio di [[Gianni Meccia]], anche se secondo altre versioni l'inventrice, sempre nello stesso periodo, è [[Maria Monti]], cantautrice nonché moglie di Giorgio Gaber. Ovviamente, già in precedenza vi erano stati dei personaggi che scrivevano e cantavano le proprie canzoni, come [[Domenico Modugno]], [[Odoardo Spadaro]], [[Ettore Petrolini]] e, andando ancora più indietro nel tempo, [[Armando Gill]], il primo a firmare sia i testi che le musiche delle sue canzoni (come spiegava nella celebre presentazione che faceva precedere ai suoi spettacoli).
Tra i principali cantautori italiani degli [[anni 1960|anni '60]] (musicalmente influenzati dalla canzone d'autore francese) troviamo [[Umberto Bindi]], [[Luigi Tenco]], [[Gino Paoli]], [[Sergio Endrigo]], [[Bruno Lauzi]], [[Giorgio Gaber]], [[Enzo Jannacci]], [[Piero Ciampi]], [[Fausto Amodei]], [[Ivan Della Mea]] i quali hanno saputo riprendere le suggestioni della canzone francese e trasformarle secondo la sensibilità italiana.
Caso atipico nel panorama genovese è Sergio Alemanno che,
esprimendosi esclusivamente in dialetto, lo ha fatto conoscere solo in ambito regionale.
È importante membro di questa categoria [[Fabrizio De André]], poeta e cantautore che ha saputo ottenere un gran successo pur mantenendo una ampia indipendenza dalle logiche del mercato discografico.
Negli [[anni 1970|anni '70]], in concomitanza coi movimenti politici e culturali del periodo, il cantautore inizia l'uso della canzone anche a scopo politico e sociale; musicalmente le influenze si spostano dalla musica francese a quella d'oltreoceano (in particolare Dylan, Simon e Cohen). Tra i più importanti esponenti di questo periodo, oltre al succitato De André, ci sono un caposcuola come [[Francesco De Gregori]], [[Claudio Lolli]], [[Paolo Pietrangeli]], [[Ivano Fossati]] (che inizia con il gruppo [[Rock progressivo|prog rock]] ''[[Delirium|I Delirium]]''), naturalmente il cantante e letterato '''[[Francesco Guccini]]''' maestro nel suo genere, e poi importanti anche [[Rino Gaetano]], [[Edoardo Bennato]], [[Angelo Branduardi]], [[Pino Daniele]], [[Pierangelo Bertoli]], [[Alberto Camerini]], [[Eugenio Finardi]], [[Claudio Rocchi]], [[Massimo Bubola]], [[Renzo Zenobi]], [[Franco Battiato]], [[Renato Zero]], [[Roberto Vecchioni]], [[Claudio Baglioni]], [[Lucio Dalla]] e [[Antonello Venditti]].
Anomalo il caso di [[Paolo Conte]], la cui produzione coincide a livello temporale con quella degli artisti citati, ma i cui riferimenti musicali sono il [[jazz]] e le grandi orchestre [[swing]] degli anni '30 e '40, mentre i suoi testi descrivono situazioni dell'epoca (basti pensare alla ''Topolino amaranto'' o ''Bartali'' o ''Diavolo rosso''), senza legami (almeno apparenti) con l'attualità o la realtà sociale e politica.
Le cantautrici, al contrario dei loro colleghi uomini, non riscontrano un grande successo in questo periodo: per questo nomi come quello della brava [[Antonella Bottazzi]], [[Roberta D'Angelo]], [[Chiara Grillo]], [[Nicoletta Bauce]] restano conosciuti solo da una ristretta cerchia di appassionati. Eccezioni: la già citata [[Maria Monti]], legata alla forma teatro-canzone e [[Giovanna Marini]].
Negli [[anni 1980|anni '80]] e negli [[anni 1990|anni '90]] si affermano i cantautori [[rock]] come [[Vasco Rossi]], [[Enrico Ruggeri]], [[Luca Carboni]], [[Luciano Ligabue]], e il primo [[Jovanotti]] ancora legato al mondo della musica Rap, ma non mancano cantautori più legati allo stile dei songwriter americani come [[James Taylor]] ([[Luca Barbarossa]]) o [[Tom Waits]] ([[Mimmo Locasciulli]]).
Cominciano a suscitare un certo interesse anche alcune cantautrici. Le più significative sono senza dubbio [[Gianna Nannini]], legata alla musica rock e d'avanguardia e [[Grazia Di Michele]], affascinata da suggestioni etniche e richiami alle folk singer americane.
Negli anni '90 si affermano autori che coniugano un gusto postmoderno con una profondità di testi vicina ai loro predecessori. Tra i più rappresentativi ci sono [[Samuele Bersani]], [[Daniele Silvestri]], [[Carmen Consoli]], [[Max Gazzè]], [[Niccolò Fabi]] e più tardi [[Pacifico]] e [[Carlo Fava]]. Un caso a parte è costituito dal cantautore [[Gianmaria Testa]], divenuto apprezzato all'estero (specialmente in [[Francia]]) prima che in Italia. A fianco a questi nomi noti esistono cantautori di grande valore che non sono ancora arrivati alla grande popolarità, come il genovese [[Max Manfredi]], considerato da [[Fabrizio De André]] come "il migliore di tutti", [[Pino Marino]], Leo Pari, [[Mirco Menna]], [[Alessio Lega]], [[Rudy Marra]], Alessandro Mannarino e diversi altri.
All'estero, gli omologhi dei cantautori si trovano soprattutto nella canzone francese (G. Brassens, J. Brel, L. Ferré o, più recentemente, Renaud) e nel "folk" e "rock" inglese (Donovan e Nick Drake), Stati Uniti (Woody Guthrie, Pete Seeger e Bob Dylan) e canadese (Leonard Cohen, Joni Mitchell). Ma possono essere considerati cantautori anche i catalani, J. M. Serrat e Lluís Llach, il portoghese José Afonso, il cileno Víctor Jara, il guatemalteco RicardoArjona.
Nel panorama estero, però, il cantautore non è ugualmente etichettabile, infatti molti celebrati nomi della "musica pop" internazionale sono autori dei brani che eseguono senza per questo essere definiti cantautori.
Tuttavia la parola ''cantautor'' esiste anche in spagnolo e in catalano.
== Voci correlate ==
|