Enrico VII di Lussemburgo: differenze tra le versioni

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Come Imperatore progettò di restaurare la gloria del [[Sacro Romano Impero]], e tentò di riappacificare le regioni del nord Italia, combattendo contro il comune anti-imperiale di [[Firenze]]. Tuttavia fu coinvolto nelle lotte tra [[Guelfi e Ghibellini]], specialmente nelle città libere della [[Toscana]], ed il re di Napoli, [[Roberto d'Angiò]] ed il [[Papa Clemente V]] furono entrambi preoccupati della sua politica imperiale. Enrico cercò di punire Roberto per le sue azioni sleali (Roberto era tecnicamente un vassallo di Enrico), ma morì il [[24 agosto]] [[1313]], a [[Buonconvento]], vicino [[Siena]]. La leggenda vuole che venne ucciso per avvelenamento da un sacerdote tramite un'[[ostia]] durante il rito della [[Comunione (eucaristia)|Comunione]]. È seppellito a [[Pisa]] all'interno del [[Duomo di Pisa|Duomo]].
[[Immagine:Arrigo VII a San Casciano.jpg|thumb|left|220px|Ingresso di Arrigo VII a [[San Casciano in Val di Pesa|San Casciano]]]]
 
Enrico è il famoso ''alto Arrigo'' nel [[Divina Commedia#Paradiso|Paradiso]] di [[Dante Alighieri|Dante]]. Anche nel ''Purgatorio'' Dante allude ad un uomo savio che, si augura, riporrà l'Italia sotto il controllo imperiale ponendo così fine al potere temporale della Chiesa. L'impresa di Enrico fu comunque fallimentare e le forze anti-imperiali ripresero subito il controllo dopo la sua morte.