Guerre di Vandea: differenze tra le versioni
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Tra gli storici che contestarono il lavoro di Secher, sicuramente quello che gli dedicò maggiore attenzione fu [[Jean-Clément Martin]] che tra il 1986 e il 1987 pubblicò due libri sull'argomento: "''La Vendée et la France''" e "''Blancs et Bleus dans la Vendée déchirée''". Martin fece quindi alcune considerazioni sulla tesi di Secher: nel bilancio ha scelto un arco di tempo troppo ampio (1970-1789 e poi 1802-1811); non ha considerato i cambiamenti demografici negli anni della guerra; non ha fatto distinzione tra le persone morte direttamente a causa della guerra e quelle morte per cause indirette; non ha tenuto conto dei vandeani che si erano nascosti fuori dalla Vandea; non ha considerato l'opinione politica delle vittime (ovvero tra vandeani monarchici e repubblicani); e infine non ha tenuto conto delle morti non vandeane.<ref>Jean-Clément Martin, "''La Révolution a coupé la France en deux''", dalla rivista ''Historia'', n° 311, p. 37-38</ref> Tuttavia alcune di queste accuse risultano inesatte, in quanto le risposte si possono ritrovare nella stessa tesi: ad esempio nell'ultima parte della sua tesi, Secher riporta schematicamente i dati raccolti nel periodo precedente e successivo alla guerra di Vandea e non tenne conto delle morti repubblicane, perché il suo lavoro non è rivolto alle guerre di Vandea, ma al voler dimostrare che dopo la prima guerra di Vandea si compì un genocidio.
Ma il dibattito non
==Seconda Guerra di Vandea==
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