Gogna: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Pillory 9105377.jpg|thumb|Un uomo alla gogna]]
La '''gogna''', [[etimologia|etimologicamente]] discende da ''gonghia'' (collare di ferro) il quale deriva dal greco ''goggylos'' (rotondo); dall'arabo ''gollon'' (grosso anello di ferro) dal quale gli spagnoli derivarono ''ar-golla'' e gli italiani ''goglia'' e poi ''gogna''. Un'altra interpretazione, meno sostenuta, fa derivare il termine da [[vergogna|ver-gogna]]. La gogna, è uno strumento punitivo, di contenzione, di controllo, di tortura, utilizzato prettamente nel periodo [[Medioevo|medievale]], costruito come un collare in [[ferro]], fissato ad una colonna per mezzo di una catena, che veniva stretto attorno al collo dei condannati esposti alla berlina. La berlina, specialmente nell' Italia settentrionale, è tuttora sinonimo di '''Gogna'gogna'' e spesso indica la colonna stessa.
 
Successivamente la gogna si modifica in tavole di legno provviste di cerniera che formano fori attraverso i quali la testa e/o vari arti sono inseriti; le tavole sono poi bloccate insieme per trattenere il prigioniero.
 
Le gogne erano allestite nelle piazze di mercato e negli incroci per detenere criminali di poca importanza. Spesso un cartello era appeso al collo del malfattore, o nelle vicinanze, sul quale erano scritti il delitto e la pena. Queste punizioni generalmente finivano passate poche ore o qualche giorno.
 
Il più lontano cenno documentato fa apparire la gogna in Europa, nell'Utrecht Psalter, datandolo intorno all' [[820]] d.C. Nonostante l'uso della gogna sia stato abolito nel XIX secolo, in alcuni casi se ne è registrato ancora l'utilizzo, sino all'ultimo avvenuto nel [[1995]] a [[Panamá]].
 
Tra gli illustri personaggi del passato condannati all'umiliazione della gogna ritroviamo, nel [[1703]], [[Daniel Defoe]] che compose per l'occasione l'ode "Inno alla gogna".