L'oracolo: differenze tra le versioni
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Nel frattempo anche Michel e Norman stanno conducendo le loro ricerche e, rintracciato Ari, assistente dell’archeologo, hanno la conferma che Claudio è vivo ed è il responsabile dei numerosi delitti. Michel ignaro delle scoperte della fidanzata parte per conto suo alla ricerca di Claudio, mentre Mireille e Norman cercano con tutte le forze di raggiungerlo. Anche il capitano e il sergente sono sulle sue tracce, inconsapevoli di essere attirati verso il luogo della loro fine.
Le appassionanti vicissitudini si concludono sul Nemrut Dagi, dove Claudio uccide il capitano Karamanlis e il sergente Vlassos; decide però di risparmiare Michel, che riesce a fargli capire quanto abbia sofferto in tutti quegli anni nella consapevolezza di aver causato la fine dei suoi amici a causa della sua debolezza. Michel, Norman e Mireille ripartono, certi che avrebbero incontrato di nuovo Claudio, e dopo alcuni giorni dall’accaduto si chiedono quale sia la reale identità di quell’uomo che aveva da sempre guidato le loro azioni, che non aveva apparentemente niente a che fare con la vicenda ma che agiva sopra di tutti, inevitabile come il fato; che aveva risparmiato Claudio alla morte e aiutato nel vendicare Heleni… strumentalizzando la sua sete di vendetta con lo scopo di eliminare nemici propri? Neanche questa tesi poteva reggere… . I protagonisti, anagrammando la combinazione della cassaforte dove era stata riposta la lettera dell’archeologo, ottengono la parola “nessuno”, l’identità assunta da Odisseo, l’eroe omerico soggetto della profezia incisa nel vaso di Tiresia: l’ultimo viaggio di Odisseo, avvenuto via terra, il cui racconto non è mai giunto fino a noi; l’assenza di un culto di Ulisse a Itaca, la sua patria, denota il fatto che non si è mai venuto a conoscenza delle circostanze della sua morte. Per mezzo di Claudio però la profezia di Tiresia è stata portata a compimento. Il leggendario “Nessuno” fonde il vaso aureo e con l’oro ricavato riveste una maschera fatta costruire a sua immagine, identica alle maschere funebri di epoca micenea.
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