Il Giornale: differenze tra le versioni
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Per la direzione del ''Giornale'' fu scelto [[Vittorio Feltri]], proveniente dall'''[[L'Indipendente|Indipendente]]'', una testata considerata fra le dirette concorrenti, che aveva raggiunto nell'ultimo anno, durante la sua direzione, le 120.000 copie vendute<ref>Vittorio Feltri, «La verità su Berlusconi editore», ''Libero'', 1 aprile 2001.</ref>.
Dallo stesso quotidiano arrivò anche il vicedirettore, [[Maurizio Belpietro]]; si affacciarono nuovi collaboratori come [[Giordano Bruno Guerri]], [[Filippo Facci]] e [[Paolo Cirino Pomicino]] (Geronimo); la grafica del titolo del quotidiano viene modificata ingrandendone la lettera ''G''. <br/>
Feltri ottiene un ampio spazio di manovra, come il suo predecessore. In nemmeno quattro hanni Feltri riporta il "Giornale" ai suoi massimi livelli (250.000 copie). L'editore gli
Nel [[1996]] Belpietro va a dirigere ''[[Il Tempo]]'' di Roma, seguito da Filippo Facci e da Giordano Bruno Guerri. Feltri nomina vicedirettore vicario [[Stefano Lorenzetto]]. <br/>
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