Futurismo: differenze tra le versioni

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I princìpi di Marinetti [modifica]
{{Artestoria contemporanea}}
Manifesto del Futurismo
{{quote|Per chi pattina sul ghiaccio sottile, la sicurezza è nella velocità.|dai ''Saggi'' di [[Ralph Waldo Emerson]]}}
Le Figaro - 20 febbraio 1909
Il '''Futurismo''' è stata una [[arte|corrente artistica]] italiana del [[XX secolo]]. Nello stesso periodo, movimenti artistici influenzati dal futurismo si svilupparono in altri Paesi, soprattutto in [[Russia]].
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità.
 
Il coraggio, l'audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali della nostra poesia.
I futuristi esplorarono ogni forma artistica, dalla [[pittura]] alla [[scultura]], in [[letteratura]] riguardo alla [[poesia]] e al [[teatro]], ma non trascurarono neppure la [[musica]], l'[[architettura]], la [[danza]], la [[fotografia]], il nascente [[cinema]] e persino la [[gastronomia]].
 
La letteratura esaltò fino ad oggi l'immobilità penosa, l'estasi ed il sonno. Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo, l'insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo ed il pugno.
Anche se si possono osservare segnali di una imminente rivoluzione artistica nei primissimi anni del secolo - tra cui nel [[1907]] il saggio ''Entwurf einer neuen Ästhetik der Tonkunst'' (''Abbozzo di una nuova estetica della musica'') del compositore italiano [[Ferruccio Busoni]] - la nascita ufficiale del movimento, e la stessa nascita della parola "futurismo", fu opera del poeta italiano [[Filippo Tommaso Marinetti]] che ne codificò la [[filosofia]] pubblicando il ''[[Manifesto del futurismo]]'' ([[1909]]), rilasciato inizialmente a [[Milano]] e successivamente sul quotidiano francese ''[[Le Figaro]]'' il [[20 febbraio]].
 
Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova; la bellezza della velocità. Un automobile da corsa col suo cofano adorno di grossi tubi simili a serpenti dall'alito esplosivo...un automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, è più bella della Vittoria di Samotracia.
Il futurismo si colloca sull'onda della rivoluzione tecnologica dei primi anni del '900 (la [[Belle époque]]), esaltandone la fiducia illimitata nel progresso e decretando violentemente la fine delle vecchie ideologie (il passatismo). Per esempio, Marinetti esalta il dinamismo, la velocità, l'industria, perfino la guerra intesa come "igiene del mondo", identificando nel ''[[Parsifal (opera)|Parsifal]]'' wagneriano (che proprio in quegli anni cominciava ad essere rappresentato nei teatri d'Europa) il simbolo artistico del passatismo e della decadenza.
 
Noi vogliamo inneggiare all'uomo che tiene il volante, la cui asta ideale attraversa la Terra, lanciata a corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita.
==Letteratura==
[[Immagine:Manifestofuturismo.jpg|thumb|Prima pagina di ''Le Figaro'' del 20 febbraio 1909 con il ''Manifesto del Futurismo'' (evidenziato in giallo)]]
{{vedi anche|Futurismo (letteratura)}}
{{...}}
 
Bisogna che il poeta si prodighi con ardore, sfarzo e munificenza, per aumentare l'entusiastico fervore degli elementi primordiali.
==Pittura==
Il '''Futurismo''' diede il meglio di sé nelle espressioni artistiche legate alla [[pittura]] e alla [[scultura]], mentre le opere [[Letteratura|letterarie]] e [[Teatro|teatrali]], ma anche [[Architettura|architettoniche]] non ebbero la stessa capacità espressiva.
 
Non v'è più bellezza se non nella lotta. Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo può essere un capolavoro. La poesia deve essere concepita come un violento assalto contro le forze ignote, per ridurle a prostrarsi davanti all'uomo.
Le radici del fermento che porterà alla declinazione del '''futurismo nell'arte''' si possono riconoscere, artisticamente parlando, già nella [[Scapigliatura]] (corrente tipicamente milanese e borghese della seconda metà dell'ottocento) laddove il futurismo, anch'esso nato a [[Milano]], distoglie con disprezzo l'attenzione dalla raffinata borghesia per concentrarsi sulla [[rivoluzione industriale]], sulle fabbriche. Dal punto di vista stilistico il Futurismo (in particolare quello boccioniano) si basa sui concetti del [[Divisionismo (pittura)|divisionismo]] che però riesce ad adattarlo per esprimere al meglio gli amati concetti di velocità e di simultaneità: è grazie ad artisti come [[Giovanni Segantini]] e [[Pellizza da Volpedo]] che, pochi anni dopo, il futurista [[Umberto Boccioni]] potrà realizzare dipinti come ''[[La città che sale]]''.
 
Noi siamo sul promontorio estremo dei secoli!... Perché dovremmo guardarci alle spalle, se vogliamo sfondare le misteriose porte dell'impossibile? Il Tempo e lo Spazio morirono ieri. Noi viviamo già nell'assoluto, poiché abbiamo già creata l'eterna velocità onnipresente.
Naturalmente dal punto di vista concettuale il futurismo non ignora i [[Cubismo|principi cubisti]] di scomposizione della forma secondo piani visivi e rappresentazione di essi sulla tela. Cubista è senz'altro la tecnica che prevede di suddividere la superficie pittorica in tanti tasselli che registrino ognuno una diversa prospettiva spaziale. Tuttavia mentre per il cubismo la scomposizione rende possibile una visione del soggetto fermo lungo una quarta dimensione esclusivamente spaziale (il pittore ruota intorno al soggetto fermo cogliendone ogni aspetto), il futurismo utilizza la scomposizione per rendere la dimensione temporale, il movimento.
 
Noi vogliamo glorificare la guerra - sola igiene del mondo - il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei liberatori, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna.
Altrettanto interessanti sono i rapporti stilistici tra il futurismo boccioniano e il [[Cubismo orfico]] di [[Robert Delaunay|Delaunay]].
 
Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d'ogni specie, e combattere contro il moralismo, il femminismo e contro ogni viltà opportunistica e utilitaria.
Per quanto riguarda i movimenti italiani va valutato il rapporto del futurismo con la quasi contemporanea [[pittura metafisica]] di [[Giorgio De Chirico]]. È stato teorizzato che esse siano espressione della stessa inquietudine novecentesca per il movimento: il futurismo sceglie di rappresentarlo e concentrarsi interamente su di esso; la metafisica lo esclude, creando angosciosi paesaggi in cui tutto è immobile.
 
Noi canteremo le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa: canteremo le marce multicolori e polifoniche delle rivoluzioni nelle capitali moderne; canteremo il vibrante fervore notturno degli arsenali e dei cantieri, incendiati da violente lune elettriche; le stazioni ingorde, divoratrici di serpi che fumano; le officine appese alle nuvole per i contorti fili dei loro fumi; i ponti simili a ginnasti giganti che fiutano l'orizzonte, e le locomotive dall'ampio petto, che scalpitano sulle rotaie, come enormi cavalli d'acciaio imbrigliati di tubi, e il volo scivolante degli aeroplani, la cui elica garrisce al vento come una bandiera e sembra applaudire come una folla entusiasta. È dall'Italia che noi lanciamo per il mondo questo nostro manifesto di violenza travolgente e incendiaria col quale fondiamo oggi il FUTURISMO perché vogliamo liberare questo paese dalla sua fetida cancrena di professori, d'archeologi, di ciceroni e d'antiquari. Già per troppo tempo l'Italia è stata un mercato di rigattieri. Noi vogliamo liberarla dagli innumerevoli musei che la coprono tutta di cimiteri.
Infine, equiparare la ricerca futurista dell'attimo con quella impressionista, come è stato fatto in passato, è ormai considerato profondamente errato. Se è vero infatti che gli [[impressionisti]] fecero dell' "attimalità" il nucleo della loro ricerca, loro scopo era fermare sulla tela un istante luminoso, unico e irripetibile. La ricerca futurista si muove in senso quasi opposto: suo scopo è rappresentare sulla tela non un istante di movimento ma il movimento stesso, nel suo svolgersi nello spazio e nel suo impatto emozionale.
 
Filippo Tommaso Marinetti
Come conseguenza dell'"estetica della velocità", nelle opere futuriste a prevalere è l'elemento dinamico, il movimento coinvolge infatti l'oggetto e lo spazio in cui esso si muove. Il dinamismo dei treni, degli aeroplani, delle masse multicolori e polifoniche e delle azioni quotidiane (del cane che scodinzola andando a spasso con la padrona, della bimba che corre sul terrazzo, delle ballerine) è sottolineato da colori e pennellate che mettano in evidenza le spinte propulsive delle forme. La costruzione può essere composta da linee spezzate, spigolose e veloci, ma anche da pennellate lineari, intense e fluide se il moto è più armonioso.
Marinetti riassunse i principi fondamentali dei futuristi, che comprendevano un appassionato disgusto per le idee del passato, specialmente per le tradizioni politiche ed artistiche. Marinetti e gli altri sposarono l'amore per la velocità, la tecnologia e la violenza. L'automobile, l'aereo, la città industriale avevano tutte un carattere mitico per i futuristi, perché rappresentavano il trionfo tecnologico dell'uomo sulla natura.
 
La vis polemica appassionata di Marinetti attrasse immediatamente alcuni giovani pittori dell'ambiente milanese - Umberto Boccioni, Carlo Carrà, e Luigi Russolo - che vollero estendere le idee di Marinetti alle arti visuali (Russolo fu anche un compositore, e introdusse le idee futuriste nelle sue composizioni). I pittori Giacomo Balla e Gino Severini incontrarono Marinetti nel 1910. Questi artisti rappresentarono la prima fase del futurismo.
Tra gli epigoni più interessanti del futurismo, l'avanguardia russa del [[raggismo]] e del [[costruttivismo]]. Tutte le idee futuriste in fatto di pittura sono state riassunte nei due manifesti sulla pittura dei primi mesi del [[1912]].
 
Il pittore e scultore Umberto Boccioni (1882-1916) scrisse Il manifesto dei pittori futuristi nel 1910, nel quale proclamò:
Due esponenti del movimento pittorico sono [[Umberto Boccioni]] e [[Giacomo Balla]], questi ultimi presenti anche in scultura. La pittura di Boccioni è stata definita "simbolica": il dipinto ''La città che sale'' ([[1910]]), per esempio, è una chiara metafora del progresso, dettato dal titolo e dalle scene di cantiere edile sullo sfondo, esemplificate nella loro vorticosa crescita dalla potenza del cavallo imbizzarrito, un vortice di materia. Se Boccioni è simbolico, Balla è fotografico e analitico. Ancora legato a principi cubisti, non è raro che realizzi sequenze [[fotogrammetria|fotogrammetriche]] di una scena, per rendere il movimento, piuttosto che affidarsi a impetuosi vortici di pittura: è il caso del posato ''Ragazza che corre al balcone'' ([[1912]]).
 
« Noi vogliamo combattere accanitamente la religione fanatica, incosciente e snobbistica del passato, alimentata dall'esistenza nefasta dei musei. Ci ribelliamo alla suprema ammirazione delle vecchie tele, delle vecchie statue, degli oggetti vecchi e dell'entusiasmo per tutto ciò che è tarlato, sudicio, corroso dal tempo, e giudichiamo ingiusto, delittuoso, l'abituale disdegno per tutto ciò che è giovane, nuovo e palpitante di vita. »
== Scultura ==
{{S sezione}}
[[Immagine:'Unique Forms of Continuity in Space', 1913 bronze by Umberto Boccioni.jpg|thumb|left|200px|Umberto Boccioni, ''[[Forme uniche della continuità nello spazio]]'' (1913)]]Il futurista più attivo nel campo della scultura è [[Umberto Boccioni]], la cui ricerca pittorica corre sempre parallela a quella plastica. Nel [[1912]], lo stesso Boccioni pubblica il ''Manifesto tecnico della scultura futurista''. Punto di arrivo di questa ricerca può essere considerato ''Forme uniche nella continuità dello spazio'', del [[1913]]: l'immagine, applicando le dichiarazioni poetiche di Boccioni stesso, è tutt'uno con lo spazio circostante, dilatandosi, contraendosi, frammentandosi e accogliendolo in sé stessa. Anche in ''L'Antigrazioso'' o ''La madre'', immediatamente precedente, sono presenti parametri scultorei simili a ''Forme uniche nella continuità dello spazio'', ma con ancora non risolti alcuni problemi di plasticità derivanti da influssi naturalistici.
 
I futuristi soprannominarono l'amore per il passato "passatismo", e i suoi fautori "passatisti" (cf. Stuckismo), arrivando ad attaccarli anche fisicamente nel corso delle loro presentazioni e performance. In altri casi furono invece i futuristi a essere aggrediti dal pubblico, come nel famoso "Discorso contro i Veneziani" di Marinetti.
== Architettura ==
 
La ideologia futurista di glorificazione della guerra come espressione vitalista e purificatrice, unitamente a un aggressivo e convinto nazionalismo, portò nel dopoguerra prima all'ispirazione e poi a un rapporto piuttosto problematico con il fascismo. A quest'ultimo aspetto si deve negli anni del dopoguerra l'ostracismo culturale subito dal futurismo, ostracismo che sta lentamente cedendo il passo a una critica meno militante e più serena.
Al centro dell'attenzione degli architetti futuristi c'è la [[città]], vista come simbolo della dinamicità e della modernità. All'inizio del [[1914]] [[Antonio Sant'Elia]], il principale architetto, pubblica il ''Manifesto dell'architettura futurista'', nel quale espone i principi di questa corrente.
 
Il movimento, con la morte di Boccioni e Sant'Elia volontari nella Grande Guerra e la successiva defezione di personaggi come Carrà e Severini, vivrà una fase evolutiva denominata "Secondo Futurismo", fino a chiudere la propria parabola creativa con la morte di Filippo Tommaso Marinetti nel 1944. Molti futuristi continuarono a operare nella seconda metà del secolo. Nel dicembre del 2004 la morte dell'artista Osvaldo Peruzzi è stata salutata come la morte dell'ultimo futurista.
Tutti i progetti creati da questi si riferiscono a città del futuro, con particolare attenzione alle innovazioni. In contrapposizione all'architettura classica, vista come statica e monumentale, le città idealizzate dagli architetti futuristi hanno come caratteristica fondamentale il movimento e i trasporti.
 
Il futurismo influenzò numerosi movimenti artistici del XX secolo, compresi Art Deco, vorticismo, costruttivismo e surrealismo. Anche se il Futurismo come movimento si è storicamente estinto, l'immaginario macchinista collegato alla "metallizzazione del corpo umano" permane tuttora nella cultura giapponese, ed emerge a esempio nei manga/anime e nei film di Shinya Tsukamoto.
I futuristi, infatti, compresero immediatamente il ruolo centrale che i trasporti avrebbero assunto successivamente nella vita delle città. Nei progetti di questo periodo si cercano sviluppi e scopi di questa novità. L'[[utopia]] futurista è una città in perenne mutamento, agile e mobile in ogni sua parte, un continuo cantiere in costruzione, e la casa futurista allo stesso modo è impregnata di dinamicità.
 
Sul retro della moneta da 20 centesimi di Euro italiana è raffigurata una scultura di Boccioni: "Forme uniche della continuità nello spazio".
Anche l'utilizzo di linee ellittiche e oblique simboleggia questo rifiuto della staticità per una maggior dinamicità dei progetti futuristi, privi di una simmetria classicamente intesa.
Il Futurismo anticipa i grandi temi e le visioni dell'architettura e della città che saranno proprie del [[Movimento Moderno]], anche se il [[Razionalismo italiano]] si perderà un po' tra la diatriba del ''[[neoclassicismo]] semplificato'' di [[Marcello Piacentini]] e la purezza di un [[Giuseppe Terragni]] e non riuscirà ad avere il medesimo slancio innovatore.
 
== Musica ==
In campo musicale gli unici rappresentanti di rilievo furono [[Francesco Balilla Pratella]] e [[Luigi Russolo]], pittore oltre che musicista.
A Russolo in particolare si deve l'invenzione dell'[[Intonarumori]], uno strumento che usava per mettere in pratica la sua teoria del [[rumorismo]], ovvero di una musica nella quale ai suoni dovevano essere sostituiti i rumori.
 
== Teatro ==
{{Vedi anche|Futurismo (teatro)}}
I futuristi perseguono la rifondazione del concetto stesso di comunicazione teatrale. Essi focalizzano la loro attenzione sulla relazione essenziale che si sviluppa fra testo, [[attore (spettacolo)|attori]] e [[spettatore|pubblico]], per recuperare non soltanto i valori di ogni singola componente, bensì anche il senso globale dall'interrelazione fra gli elementi.
 
== Gastronomia ==
{{vedi anche|cucina futurista}}
Grazie alla completezza di questo movimento, viene influnenzata anche la [[gastronomia]].
Nel [[1914]] il cuoco francese [[Jules Maincave]] aderì al futurismo, proponendo quindi l'accostamente di nuovi sapori ed elementi fino ad allora "separati senza serio fondamento". Questo comprendeva accostamenti come filetto di montone e salsa di gamberi, noce di vitello e assenzio, banana e groviera, aringa e gelatina di fragola.
 
Il [[20 gennaio]] [[1931]] Marinetti pubblicò il ''Manifesto della cucina futurista'', sulla rivista «Comoedia». Secondo Marinetti bisognava eliminare la pastasciutta, così come forchetta e coltello e condimenti tradizionali, e incoraggiare l'accostamento ai piatti di musiche, poesie e profumi.
 
== Futuristi italiani ==
*[[Filippo Tommaso Marinetti]]
*[[Fedele Azari]]
*[[Leandra Angelucci Cominazzini]]
*[[Francesco Cangiullo]]
*[[Adone Asinari]]
*[[Giacomo Balla]]
*[[Pietro Belli]]
*[[Umberto Boccioni]]
*[[Oswaldo Bot]], pseudonimo di '''Osvaldo Barbieri'''
*[[Anton Giulio Bragaglia]]
*[[Mario Carli]]
*[[Carlo Carrà]]
*[[Primo Conti]]
*[[Tullio Crali]]
*[[Giulio D'Anna]]
*[[Mino Delle Site]]
*[[Fortunato Depero]]
*[[Nicolay Diugheroff ]]
*[[Gerardo Dottori]]
*[[Farfa]], pseudonimo di '''Vittorio Osvaldo Tommasini'''
*[[Fillia]], pseudonimo di '''Luigi Enrico Colombo'''
*[[Luciano Folgore]]
*[[Ivanhoe Gambini]]
*[[Corrado Govoni]]
*[[Gian Pietro Lucini]]
*[[Antonio Marasco]]
*[[Virgilio Marchi]]
*[[Sante Monachesi]]
*[[Novo]], pseudonimo di '''Nello Voltolina'''
*[[Pippo Oriani]]
*[[Cesare Augusto Poggi]]
*[[Ugo Pozzo]]
*[[Enrico Prampolini]]
*[[Ram]], pseudonimo di '''Ruggero Michaelles'''
*[[Pippo Rizzo]]
*[[Luigi Russolo]]
*Tato, pseudonimo di '''Guglielmo Sansoni'''
*[[Thayaht]], pseudonimo di '''Ernesto Michaelles'''
*[[Antonio Sant'Elia]]
*[[Gino Severini]]
*[[Ardengo Soffici]]
 
== Opere principali ==
=== Pittura ===
* [[Umberto Boccioni]], ''Tre donne'' ([[1909]]-[[1910]]);
* [[Umberto Boccioni]], ''[[La città che sale]]'' ([[1910]]-[[1911]]);
* [[Carlo Carrà]], ''Notturno a Piazza Beccaria'' ([[1910]]);
* [[Umberto Boccioni]], ''La risata'' ([[1911]]);
* [[Umberto Boccioni]], ''Stati d'animo, gli addii'' ([[1911]]);
* [[Carlo Carrà]], ''I funerali dell'anarchico Galli'' ([[1911]]);
* [[Umberto Boccioni]], ''Materia'' ([[1912]]);
* [[Giacomo Balla]], ''Ragazza che corre al balcone'' ([[1912]]);
* [[Giacomo Balla]], ''Dinamismo di un cane al guinzaglio'' ([[1912]]);
* [[Umberto Boccioni]], ''Elasticità'' ([[1912]]);
* [[Gino Severini]], ''La chahuteause'' ([[1912]]);
* [[Luigi Russolo]], ''Dinamismo di un'automobile'' ([[1912]]-[[1913]]);
* [[Carlo Carrà]], ''Cavaliere rosso'' ([[1913]]);
* [[Giacomo Balla]], ''Automobile + velocità + luce'' ([[1913]]).
* [[Gino Severini]], ''Ballerina in blu'' ([[1913]]);
 
=== Scultura ===
* [[Umberto Boccioni]], ''Forme uniche della continuità nello spazio'' ([[1913]]);
[Giacomo Balla] "Il pugno di Boccioni"
 
==Bibliografia==
*''I poeti futuristi'', a c. di M. Albertazzi, con i saggi di G. Wallace e M. Pieri, Trento, [[La Finestra editrice]], [[2004]]. L'opera contiene in appendice i manifesti futuristi.
*Giovanni Antonucci. ''Storia del teatro futurista''. Roma, [[Edizioni Studium]], [[2005]]
*Lia Lapini. ''Il teatro futurista italiano''. Milano, Mursia, 1977. ISBN 8842513539
*''Il dizionario del futurismo'', a c. di E. Godoli, 2 tomi, Firenze, Vallecchi-MART, 2001.
* Cammarota, Domenico. ''Filippo Tommaso Marinetti. Bibliografia'', Milano, Skira («Documento del MART» 5), 2002.
* Id. ''Futurismo. Bibliografia di 500 scrittori italiani'', Milano, Skira («Documenti del MART» 10), 2006.
* ''Futurismo & Futurismi'', a c. di P. Hulten, Milano, Bompiani, 1986.
* ''Futurismo 1909-1944'', a c. di E. Crispolti, Milano, Mazzotta, 2001.
* ''Futurismo. Velocità e dinamismo espressivo'', a c. di G. Lista, Santarcangelo di Romagna, KeyBook/Rusconi libri srl, 2002.
* ''Il Futurismo e la moda. Balla e gli altri'', a c. di E. Crispolti, Venezia, Marsilio Editori, 1986.
* ''Futurismo & Sport Design'', a c. di M. Mancin, Montebelluna-Cornuda, Antiga Edizioni, 2006.
 
== Voci correlate ==
*[[Avanguardia]]
*[[Connettivismo]]
*[[Daniel Schinasi]]
*[[Riviste letterarie del Novecento]]
*[[L'Eroica (rivista)|L'Eroica]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Futurism (art)|wikt=futurismo|n=Taormina mostra Futurismo in Sicilia (1914-1935) 2005}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.paginadelleidee.net/5_futurismo/futurismo2.htm Il "Discorso contro i Veneziani" di Marinetti]
* [http://www.rebel.net/~futurist/ L'Architettura Futurista in Italia 1909/1944 ]
* [http://www.montebellunadistrict.com/notizie_MS/futurismo/ L'influenza del Futurismo sul design sportivo]
 
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