Lucio Licinio Crasso: differenze tra le versioni
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{{Bio
{{tmp|bio}}'''Lucio Licinio Crasso''' (latino: Lucius Licinius Crassus; [[140 a.C.]] circa-[[91 a.C.]]) fu un uomo politico della [[Repubblica romana]], [[console (storia romana)|console]] per l'anno [[95 a.C.]], oltre che il più grande [[oratore]] della sua epoca.▼
|Nome = Lucio
|Cognome = Licinio Crasso
|Sesso = M
|PreData = [[Lingua latina|latino]]: Lucius Licinius Crassus
|LuogoNascita =
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = [[140 a.C.]] circa
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = [[91 a.C.]]
|Attività = politico
|Attività2 = oratore
|Epoca =
|Nazionalità = romano
|PostNazionalità =
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}}
Iniziò la sua carriera di oratore molto giovane, a ventuno anni (119 a.C.), quando [[Gneo Papirio Carbone]], un uomo nobile ed eloquente, odiato dagli aristocratici, cui apparteneva Crasso. Crasso dimostrò grande onesta in questa causa, in quanto ricevette da uno schiavo di Carbone delle lettere sigillate sottratte dal tavolo del suo padrone, ma rimandò l'uomo a Carbone assieme alle lettere ancora chiuse. Carbone si suicidò per evitare l'onta della condanna.
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