La '''grotta di [[Putignano]]''' è la prima grotta carsica che è stata utilizzata a fini turistici in [[Italia]].
La sua scoperta risale al [[1927]] quanto, in occasione di alcuni lavori di scavo, per la realizzazione della fogna cittadinacaso si vennescoprì aquesta conoscenzaampia dicavità unache ampia cavitàsi postaapriva a pochi metri sotto il piano campagna ma, particolarmente ricca di concrezioni alabastine (stalattiti e stalagmiti) di straordinaria bellezza e varietà.
A seguito della scoperta la cavità fu oggetto di lavori finalizzati all'accessibilità turistica e fu realizzato un manufatto asecondo formala tipologia costruttiva dei [[trulli]], avente funzione di trulloaccoglienza ine corrispondenzapunto di informazione per i turisti, oltre che come luogo di dell'accesso dalalla qualevisita, attualmenteche si continuasvolge adseguendo accedereun mediantepercorso guidato attraverso una scala ametallica, dotata di opportune protezioni, che introduce i visitatori, in gruppi di numero limitato, alla migliore fruizione del chiocciolafantastico metalicaluogo.
Dopo alcuni anni fu scopertascoperto anche lail più vastavasto grotta'''''sistema'' carsicadi grotte carsiche''' nel comune di [[Castellana Grotte]] e si cominciò a studiare ilper piùesteso vastoil fenomeno carsico che interessa la zona della Puglia compresa nel Sud Est Barese particolarmentee, riccapiù diin numerosegenerale, emergenzetutto carsichel'altopiano Murgiano, particolarmente interessato dal fenomeno carsico.<br/> Tali cavità nei secoli passati sono state utilizzate come ricoveri per persone ed animali o come luoghi di culto fin da epoche preromane e paleocristiane. Esempi di tali utilizzo sono la grotta di S. Michele in Monte Laureto e la grotta della Madonna delle Grazie entrambe nel territorio del comune di Putignano.