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=URSS W6 OSSOAWIACHIM=
[[Immagine:W-6_Ossoaviachim_wiki.jpg|thumb|300px|URSS W6 "OSSOAWIACHIM"]]
L’ '''URSS W6 "OSSOAWIACHIM"''' era un [[dirigibile]] semirigido realizzato in [[URSS|Unione Sovietica]] su progetto dell’[[ingegnere]] [[Italia|italiano]] [[Umberto Nobile]]. Il nome derivava dalla [[OSSOAWIACHIM |''Società per la promozione della difesa, dell’aviazione e della chimica']] (in [[Russia|russo]] [[OSSOAWIACHIM |ОСОАВИАХИМ]]). Il '''W6''' fu la più grande [[dirigibile|aeronave]] realizzata in Unione Sovietica e quella di maggior successo, avendo, nell’[[ottobre]] [[1927]], conquistato il [[record]] di volo continuato per un dirigibile. Il record di 130 [[ora|ore]] e 27 [[minuto|minuti]] è tutt’ora imbattuto.
Su questa aeronave, come degli altri dirigibili realizzati in Unione Sovietica si conosco poche informazioni, talvolta contraddittorie e di difficile verifica. Questo sia per la segretezza con cui operava l’Unione Sovietica, sia per la forte azione della [[propaganda]] che esaltava i risultati di un’operazione, lasciando nell’ombra gli aspetti relativi alla sua realizzazione e gli eventuali fallimenti correlati
==Origini del progetto==
Negli [[Anni 1920|anni '20‘20]] l’interesse verso le imprese dei grandi dirigibili, come l’[[LZ127 Graf Zeppelin| LZ127 “Graf Zeppelin”]]) e il [[Norge (dirigibile)|Norge]]), avevano fatto emergere in Unione Sovietica la volontà di sviluppare un proprio programma nazionale. Con lo scopo di far avanzare più rapidamente questo programma venne invitato in URSS l’ingegnere e dirigibilista italiano [[Umberto Nobile]]. In Italia, con [[Italo Balbo]] come Segretario di Stato per la [[Regia Aeronautica]] gli investimenti nel settore dei dirigibili erano stati ridotti già ai tempi della spedizione del [[Norge (dirigibile)|Norge]]), preferendo dare maggior impulso al settore dei ''più pesanti dell’aria''.
Con lo scopo di far avanzare più rapidamente questo programma venne invitato in URSS l’italiano [[Umberto Nobile]].
L’ingegnere e dirigibilista era caduto in disgrazia agli occhi del [[fascismo]] dopo il disastro del dirigibile [[Italia (dirigibile)|Italia]], e in Italia gli investimenti nel settore dei dirigibili erano stati ridotti già dai tempi della spedizione del [[Norge (dirigibile)|Norge]], poiché il Segretario di Stato per la [[Regia Aeronautica]] [[Italo Balbo]] aveva preferito concentrare gli sforzi produttivi nel settore dei ''più pesanti dell’aria''. Quindi la proposta sovietica rappresentava un’opportunità sia per Nobile, che per il fascismo che poteva così allontanare un personaggio ormai scomodo per la propria [[aeronautica]] (Inoltre un eventuale successo di Nobile all’estero avrebbe forse potuto essere utile a fini di propaganda).
Umberto Nobile raggiunse [[Mosca_(città) |Mosca]] nel [[maggio]] [[1932]]. All’inizio si trovò di fronte diversi ostacoli: lo stabilimento aeronautico non era altro che un [[hangar]] per dirigibili sprovvisto di officine meccaniche e di materiali. Successivamente Nobile fu trasferito all’addestramento degli equipaggi e dei tecnici destinati ai nuovi dirigibili. Solo nell’[[estate]] del [[1933]] fu possibile iniziare la costruzione dell’ aeronave '''W6'''.
Queste difficoltà derivavano dal fatto che in Unione Sovietica raramente simili progetti potevano essere affidati alla responsabilità di uno straniero. Indipendentemente da Nobile gli ingegneri sovietici avevano costruito un dirigibile semirigido da 9150 m³ che venne completato nell’[[agosto]] [[1934]] ricevendo la designazione '''W7'''. Il dirigibile rimase distrutto pochi giorni dopo il completamento per un incendio nell’hangar. (''Secondo un'altra fonte il dirigibile '''W7''' era un progetto congiunto di Nobile, [[Felice Trojani]] e Katanski, ed aveva un volume di 38 000 m³38 000 m³'').
I lavori di Nobile sul dirigibile W6 continuarono, e il [[5 novembre]] [[1934]] avvenne il volo inaugurale sotto il suo comando. Successivamente venne trasferita trionfalmente a [[Mosca_(città) |Mosca]] nell’ambito delle celebrazioni per l’anniversario della [[Rivoluzione d’Ottobre]]. Qui il dirigibile ricevette la designazione di OSSOAWIACHIM dal nome dell’organizzazione omonima.
== Record ==
Tutti i dirigibili realizzati da U.Nobile durante la sua permanenza in URSS tra il [[1932]] e [[1936]] erano destinate al trasporto passeggeri. L’URSS W6 era destinato a ricoprire la tratta tra [[Mosca_(città) |Mosca]] e [[Ekaterinburg|Swerdlowsk]], ma in questa località mancavano hangar per dirigibili, piloni d’attracco e la possibilità di rifornire l’aeronave di gas. Solo nel [[1936]] fu approntato a Swerdlowsk un pilone d’attracco.
Nel 1937, sotto il commando del capitano Pankow, il dirigibile W6 fu protagonista di un record sulla rotta Mosca – Swerdlowsk – Mosca, effettuando un volo continuato, con i motori costantemente accesi, per la durata complessiva di 130 [[ora|ore]] e 27 [[minuto|minuti]]. Il volo ebbe luogo dal [[5 settembre]] al [[4 ottobre]] a partire dalla località di Dolgoprudnoi (Долгопрудной). La distanza percorsa complessivamente fu di circa 5.000 km.
Questi viaggi servivano come preparazione per il servizio regolare. Le notizie sui viaggi successivi sono incerte.
==La fine==
==Dati Tecnici==
* [[OSSOAWIACHIM]]
[[Categoria:aeronautica]]
[[de:UdSSR-W6 OSSOAWIACHIM]]
== OSSOAWIACHIM ==
L''''OSSOAWIACHIM''' (in [[Russia|russo]] ОСОАВИАХИМ) era una organizzazione paramilitare di massa dell’[[URSS|Unione Sovietica)]], deputata tra gli [[Anni 1930|anni 30]] e [[Anni 1940|’40]] al reclutamento e all’addestramento iniziale del personale per le Forze Aeree Sovietiche. L’[[acronimo]] OSSOAWIACHIM (Obtschestwo sodejstvija oborone aviazionnonnui chemitschestkomu stroitjestvu) sta per ''Società per la promozione della difesa, dell’aviazione e della chimica''.
Questa organizzazione venne creata il [[23 gennaio]] [[1927]] dalldall’unione tra la ''Società scientifico militare'' e la AWIACHIM, quest’ultima nata due anni prima dalla fusione della ''Società degli amici della Flotta Aerea'' con la ''Società degli amici dell’industria chimica e della chimica per la difesa''.
Del comitato esecutivo facevano partente personalità del mondo militare sovietico, come [[S. M. Budjonny]] e K. E. Woroschilow.
Nel [[1931]] fu ordinato al OSSOAWIACHIM di organizzare l’addestramento di 150.000 nuovi [[pilota|piloti]] con la cooperazione del [[Komsomol|Komsomol (''Unione comunista della gioventù'')]].
Nello stesso anno, nel contesto dell’organizzazione, andò a formarsi la GIRD (''Gruppo di studio della propulsione a reazione'') che aveva come scopo l’esplorazione dell’[[atmosfera]] con i [[razzo|razzi]]. Tra le altre attività vi era lo sviluppo di una base per [[dirigibile|dirigibili]] e un centro di costruzione di [[aeroplano|aeroplani]] a [[Mosca_(città) |Mosca]]. Sotto la direzione di Vladimir Konstantinowitsch Gribowski negli [[anni 30]] furono sviluppati 17 tipi di [[aliante]] (tra cui l’aliante da trasporto G-11) e 14 tipi di [[velivolo|velivoli]] a [[motore]] (Tra cui l’addestratore G-20).
Con la [[Seconda guerra mondiale]] nell’ambito della Grande guerra Patriottica furono reclutati nell’ambito della OSSOAWIACHIM circa 400.000 tra piloti, avieri, navigatori e meccanici. Verso la fine della guerra all’organizzazione furono deputati compiti di sminamento e rimozione di residuati bellici in generale.
Nel [[1958]] l’organizzazione venne sciolta. Successivamente, nel [[1951]] il suo posto fu preso dalla DOSAAF, un organizzazione analoga alla [[GST]] (''Società per lo sport e la tecnologia'') della [[Germania Est|Repubblica Democratica Tedesca (DDR)]].
==Voci correlate==
*[[URSS W6 OSSOAWIACHIM]]
==Piaggio PD-808==
Il '''Piaggio PD-808 "Vespajet"''' è un bireattore da trasporto leggero sviluppato congiuntamente da [[Douglas]] e [[Piaggio_Aero_Industries|Piaggio]]. L'[[aereo]] ha prestato servizio con l'[[Aeronautica Militare Italiana]] in molteplici versioni (trasporto [[vip]], autorità, sanitario, [[guerra elettronica]], radiomisure) ed è stato radiato dalla linea di volo il 17 maggio 2003.
==Storia del Progetto==
[[Donald W. Douglas]], fondatore dell'omonima società, contattò [[Piaggio_Aero_Industries|Piaggio]] per esplorare la sua disponibilità a realizzare un [[velivolo]] executive a getto. Era accaduto che Ed Heinemann, il famoso progettista dei velivoli Douglas per la Marina Statunitense, aveva realizzato un progetto preliminare, denominato D-808, di un velivolo imbarcato per il trasporto ''executive'' destinato alla marina americana. La [[US Navy]] non era disposta a sostenere da sola tutto l'onere finanziario necessario per lo sviluppo del velivolo, si dichiarò interessata ad acquistarne circa duecento esemplari qualora Douglas ne avesse sviluppato prima una versione civile. [[Donald W. Douglas]] ritenne di non essere preparato a sostenere sul mercato un aereo con impiego così diverso da quello degli aerei di linea, ma si dichiarò disponibile a partecipare nominalmente al programma e autorizzò Heinemann a contattare altri costruttori. Quest'ultimo cercò di interessare la [[Northrop]], la quale affermò che la migliore azienda per sviluppare quell'aereo era proprio la [[Piaggio_Aero_Industries|Piaggio]] di [[Genova]]. L'ing. Casiraghi sostenne con fervore questo programma presso l'ing. Piaggio, il quale, dopo essersi assicurato l'interesse dell' [[Aeronautica Militare Italiana]], dette il suo benestare. L'accordo fra Armando Piaggio e [[Donald W. Douglas]] fu raggiunto nell'[[aprile]] [[1961]] e prevedeva che l'industria italiana avrebbe sviluppato e costruito il velivolo per tutto il mercato civile. La [[Douglas]] si riservava invece il diritto di costruire nei suoi stabilimenti tutti quelli eventualmente ordinati dalla [[US Navy]], adattati per l'impiego dalle [[portaerei]]. La [[Douglas]] non avrebbe investito denaro ma avrebbe fornito gratuitamente alla [[Piaggio_Aero_Industries|Piaggio]] tutte le conoscenze ritenute necessarie per lo sviluppo dell'[[aeroplano|aereo]]. Metteva anche a disposizione un piccolo team di [[ingegnere|ingegneri]] nel suo stabilimento di El Seguendo in [[California]], dove si trovava l'ufficio progetti di Heinemann.
[[Piaggio_Aero_Industries|Piaggio]] si era assicurato una lettera di intenti per l'acquisto di due prototipi da parte dell'[[Aeronautica Militare Italiana]]. L'[[aeroplano|aereo]] fu denominato '''Piaggio Douglas PD.808 "Vespajet"'''. Faraboschi e [[Alessandro Mazzoni|Mazzoni]], nel [[giugno]] [[1961]], furono inviati presso lo stabilimento di El Segundo, con l'incarico di rilevare gradualmente il progetto e trasferirlo a [[Finale Ligure]]. Faraboschi si trattenne in [[California]] solo per due settimane, poi preferì tornare a lavorare nel suo ufficio a [[Finale Ligure]] per preparare il terreno per il trasferimento del lavoro. Alla domanda su chi sarebbe stato il responsabile italiano del progetto, Casiraghi rispose senza esitare [[Alessandro Mazzoni|A.Mazzoni]]. L'ing. Casiraghi era andato in [[California]] soprattutto per informare di alcune modifiche che dovevano essere apportate alla configurazione del [[velivolo]] e consistevano nell'aumento del diametro della fusoliera e nella sostituzione dei motori [[General Electric]] G1 510 con i Bristol Siddley Viper Mk.525. La configurazione definitiva fu completata prima del [[Natale]] [[1961]], come previsto da [[Alessandro Mazzoni|Mazzoni]] che, rientrato in Italia, assunse la responsabilità del progetto della struttura del PD.808, ma mantenne sempre anche l'incarico di ''project manager'' per l'intero velivolo nei rapporti con il ''team'' americano. I due prototipi del velivolo furono costruiti a [[Finale Ligure]]. Il primo volo fu effettuato dal comandante Evasio Ferretti sull'aeroporto di [[Genova]] il [[29 agosto]] [[1964]], a poco più di tre anni dal via del programma mentre la certificazione RAI/FAA fu rilasciata il [[20 novembre]] [[1966]].
Va ricordato che il PD.808 fu il primo [[aeroplano|aereo]] italiano progettato e certificato con le norme Far 25 per i [[velivolo|velivoli]] da trasporto. Nel frattempo, nel [[1967]], la [[Douglas]] e la [[McDonnell]] si fusero per dar vita alla [[McDonnell-Douglas]] Corporation. Fra i primi atti della nuova società ci fu la cancellazione del programma PD.808 ritenendo che il velivolo non avrebbe più interessato la [[US Navy]]. Senza la partecipazione della [[McDonnell-Douglas]], la [[Piaggio_Aero_Industries|Piaggio]] non si sentì in grado di organizzare da sola la vendita e il supporto del velivolo sul mercato civile e si limitò a produrre gli esemplari ordinati dall'[[Aeronautica Militare Italiana]]. Nel [[1966]], dopo la certificazione del PD.808, [[Alessandro Mazzoni|Mazzoni]] lasciò la [[Piaggio_Aero_Industries|Piaggio]] per recarsi, su invito di "Pug" Piper, presso il [[Piper]] Development Center di Vero Beach, in [[Florida]], dove partecipò alla progettazione di [[aeroplano|aerei]] per l'aviazione privata americana. Rientrato in [[Italia]], fu nominato nel [[1974] direttore tecnico della Piaggio, succedendo a Casiraghi nelle funzioni di capo progettista.
''dalla "Rivista Aeronautica" n 3/1999, pubblicato col permesso dell'editore''
===Versioni===
Complessivamente prodotti 29 esemplari: 2 prototipi, 2 trasporti VIP a 7 posti e 25 [[aeroplano|aerei]] in dotazione all'[[Aeronautica Militare Italiana|AMI]]:
*Piaggio PD-808 RM : calibrazione di radioassistenza alla navigazione (12 esemplari)
*Piaggio PD-808 ECM : [[Electronic countermeasures|contromisure elettroniche]] (3 esemplari)
*Piaggio PD-808 TA : addestramento equipaggi (6 esemplari)
*Piaggio PD-808 VIP : trasporto VIP (4 esemplari)
==Dalla finzione cinematografica alla realtà: L'aereo del Papa==
Il '''Piaggio PD-808''', seppur prodotto in soli 29 esemplari, è stato protagonista di una curiosa coincidenza anticipando nella finzione cinematografica la realtà degli [[Anni_1980|anni'80]].
La [[Metro Goldwyn Mayer]] nel [[1968]] aveva prodotto un [[film]] dal titolo: “[[L’uomo venuto dal Cremlino]]”. Veniva rappresentata la storia, ispirata dal [[libro]] di [[Morris L.West]], dell' elezione di un [[Papa]] [[Russia|russo]] che cercava di superare le barriere ideologiche e portare la pace nel mondo. Il Papa, impersonato da [[Anthony Quinn]], ritornava in volo nel suo paese ad incontrare il capo di quello stato, rappresentato da Sir [[Laurence Olivier]], con un piccolo bimotore a reazione della classe "executive". Sulla [[fusoliera]] dell'[[aeroplano]] erano ben evidenti uno stemma papale e la scritta: '''Piaggio-Douglas PD 808'''.
Quell'aereo però non era frutto della finzione cinematografica, era il concreto prodotto delle "Industrie Aeronautiche e Meccaniche Rinaldo Piaggio" di Genova, oggi rinominate "[[Piaggio Aero Industries]]", che avevano sviluppato un progetto dell' americana [[Douglas]].
L'[[aeroplano|aereo]] era particolarmente piaciuto al regista Michael Anderson che lo aveva trovato molto adatto al ruolo di "[[aeroplano|aereo]] del [[Papa]]" e lo aveva espressamente richiesto alla [[Piaggio_Aero_Industries|Piaggio]] per girare quelle scene.
Il PD 808 utilizzato nel film era il terzo velivolo prodotto, immatricolato I-PIAI, NC 503, ed era pilotato dai comandanti Ferretto e Iacopozzi,
Alcuni degli avvenimenti che la [[Metro Goldwyn Mayer]] aveva rappresentato nel [[1968]] come finzione cinematografica si dimostrarono invece come una straordinaria anticipazione di quello che sarebbe avvenuto nella realtà negli anni successivi.
Con l'elezione del [[Papa Giovanni Paolo II]] si avverò quanto ipotizzato nella finzione cinematografica. Venne effettivamente eletto un [[Papa]] che proveniva da un paese d'oltre cortina e questo [[Papa]] avrebbe poi volato, come curiosa analogia dei fatti, su un [[velivolo]] executive, proprio lo stesso tipo di aereo del film, il Piaggio PD 808. <br>
[[Papa Giovanni Paolo II]], che ha comunque surclassato nella realtà anche la grandezza del personaggio cinematografico portando testimonianze di fede e di speranza al di là dei confini delle religioni e delle nazioni, utilizzò il PD 808 il [[21 Settembre]] [[1985]]. Questo [[aeroplano|aereo]] resterà probabilmente l'unico aereo della classe "executive" sul quale abbia volato un [[Papa]]. L' evento si verificò in occasione della visita pastorale che [[Papa Giovanni Paolo II]] effettuò a [[Genova]]. Venne utilizzato un aereo messo a disposizione dall'[[Aeronautica Militare Italiana]] che dispone di mezzi e di equipaggi di alta professionalità ai quali è normalmente affidato il trasporto di personalità di Stato. Quel giorno fu designato il veloce aereo [[Piaggio_Aero_Industries|Piaggio]] [[PD 808]]. Era un aviogetto bimotore progettato, costruito e collaudato proprio a [[Genova]]. Quello utilizzato dal [[Papa]] aveva la matricola MM 61951 NC 609 costruito dalla [[Piaggio_Aero_Industries|Piaggio]] nel [[1970]] ed a [[Genova]] aveva fatto il primo volo pilotato dai comandanti Ferretto e Iacopozzi. Nel [[1984]] era stato sottoposto alla revisione generale presso l'industria costruttrice. Era ritornato come nuovo ed era stato ricontrollato in volo ancora con il Com.te Iacopozzi a bordo.<br>
A [[Genova]] poche persone sapevano che il [[Papa]] sarebbe arrivato con quel tipo d'aereo. I dipendenti della [[Piaggio_Aero_Industries|Piaggio]] rimasero sorpresi ed emozionati di vedere il [[Papa]] scendere dall' aeroplano che loro avevano realizzato. Quel giorno tutti si sentirono particolarmente orgogliosi.
==Caratteristiche tecniche==
*''Equipaggio'': Da 6 a 9 posti per i passeggeri, 2 posti per i piloti
*''Apertura alare'': 13,20 m (compresi i serbatoi d'estremità)
*''Lunghezza totale'': 12,85 m
*''Altezza'': 4,80 m
*''Superficie alare'': 20,90 m<sup>2</sup>
*''Motori'': Due [[turboreattore|turboreattori]] Viper Mk 526 da 1.524 kg di spinta (prodotti su licenza da [[Piaggio aero industries|Piaggio]])
*''Peso a vuoto equipaggiato'': 4.830 kg
*''Peso massimo al decollo'': 8.165 kg
*''Velocità massima'': 850 km/h (a 6.000 m)
*''[[Quota_di_tangenza|tangenza]]'': 13.700 m
*''Autonomia'': 2.100km
==Voci Correlate==
*[[Piaggio Aero Industries]]
*[[Alessandro Mazzoni]]
==Collegamenti Esterni==
*[http://www.piaggioaero.com/ Sito ufficiale di Piaggio Aero Industries]
=Hangar=
[[Image:Hangar.jpeg|thumb|400px|right|Disegno con sezione di un hangar]]
Un '''hangar''' è un [[edificio]] realizzato per il ricovero di [[velivolo|velivoli]] in generale.Questa tipologia di strutture è oggi solitamente realizzata in [[muratura]] o con profilati metallici. Originariamente e fino alla [[Seconda guerra mondiale]] inclusa era molto diffuso l'utilizzo del [[legno]].
Scopi di un hangar sono la protezione dei velivoli dagli agenti esterni e fornire un luogo adeguato alla manutenzione. Più in generale l'hangar può diventare l'ambiente in cui effettuare l'assemblaggio del [[velivolo] come avveniva tipicamente per i grandi [[dirigibile|dirigibili]]realizzati per tutti gli [[Anni_1930|anni'30]] del [[XX secolo]]. Mentre per quanto riguarda l'ambito bellico gli hangar possono essere resi meno vulnerabili attraverso opere di mimetizzazione o irrobustendo le strutture
A '''hangar''' is a metal, wooden, or concrete structure designed to hold one or many [[aircraft]] in protective storage. Hangars may be used to protect aircraft from [[weather]] or enemy attack (if in a wartime environment), when undergoing repairs, or are simply not in use. Any type of aircraft can be housed in a hangar—some very large ones were constructed to house [[airship|dirigible]]s during refueling and boarding. The word ''hangar'' comes from a northern [[French language|French]] dialect, and literally means "cattle pen."
Lo scopo principale di un hangar è quello di offrire protezione ai [[velivolo|velivoli]] dagli agenti esterni, tipicamente le intemperie. Più in generale i possibili attacchi nemici durante i periodi di [[guerra]]. In questi casi gli hangar potranno essere resi meno vulnerabili attraverso opere di mimetizzazione o irrobustendo le strutture, vista la dimensione di questi edifici difficilmente possono essere resi sicuri dal punto di vista dei [[velivolo|velivoli]] ivi contenuti, pertanto negli [[aeroporto|aeroporti]] militari la principale strategia in caso di attacco è quella di far alzare in volo i velivoli il più rapidamente possibile.
Inoltre gli hangar forniscono l'abiente adatto per effettuare la manutenzione del [[velivolo]], o più in generale l'intera costruzione.
A '''hangar''' is a metal, wooden, or concrete structure designed to hold one or many [[aircraft]] in protective storage. Hangars may be used to protect aircraft from [[weather]] or enemy attack (if in a wartime environment), when undergoing repairs, or are simply not in use. Any type of aircraft can be housed in a hangar—some very large ones were constructed to house [[airship|dirigible]]s during refueling and boarding. The word ''hangar'' comes from a northern [[French language|French]] dialect, and literally means "cattle pen."
[[Image:Helicopter hangar.jpg|right|thumb|200px|left|Hangars can be used to hold [[fixed-wing aircraft]], [[rotary-wing aircraft]] ([[helicopters]]), and [[airship|lighter-than-air ships]].]]
<br style="clear:both;">
==History==
[[Image:Hangar_ad.JPG|thumb|140px|left|A [[1935]] advertisement for REIDsteels' hangars.]]
[[Image:Wright Flyer and Hangar.jpg|thumb|250px|right|The ''Wright Flyer'' sitting outside the aircraft's makeshift hangar.]]
In [[1909]], [[Louis Bleriot]] crash-landed on a northern French farm in [[Les Baraques]] (between [[Sangatte]] and [[Calais]]) and rolled his [[monoplane]] into the farmer's cattle pen. At the time, Bleriot was in a race to be the first man to cross the [[English Channel]] in a heavier-than-air aircraft, so he set up headquarters in the unused shed. After returning home, Bleriot called REIDsteel, the maker of the cattle pen, and ordered three "hangars" for personal use. REIDsteel continues to make hangars and hangar parts to this day.
The [[Wright brothers]] were the first to store and repair a functional airplane in a protective structure. They constructed a wooden hangar in [[1902]] on [[Kill Devil Hill]] in [[North Carolina]] for their [[glider]]. After completing design and construction of the ''[[Wright Flyer]]'' in [[Ohio]], the brothers returned to Kill Devil Hill only to find their hangar damaged. They repaired the structure and constructed a new workshop while they waited for the ''Flyer'' to be shipped. After every disappointing run they returned to the hangar to carry out any repairs.
===Airship hangars===
[[Image:mcastustin1.jpg|thumb|250px|right|A view of six [[helium]]-filled blimps being stored in one of the two massive hangars at the former [[US Marine Corps|Marine Corps]] [[airbase|Air Station]] in [[Tustin, California]]. The structures appear in the [http://www.nationalregisterofhistoricplaces.com/CA/Orange/state2.html National Register of Historic Places] as #NPS-#75000451.]]
Airship hangars are generally larger than conventional airplane hangars (particularly in terms of their overall height), which subjects them to different design constraints. Many early airships used [[hydrogen#Precautions|hydrogen]] gas to provide them with sufficient buoyancy for flight, so their hangars therefore had to provide protection from stray sparks in order to to prevent the flammable gas from exploding. Hangars that held multiple craft of this type were at risk from chain-reaction explosions. For this reason, most hangars for hydrogen-based airships were sized to house only 1 or 2 such craft.
With [[World War I]] on the horizon, hangar design had to keep pace with advances in [[aviation]] technology. [[Airships]] were becoming a standard for transoceanic travel. The Germans used [[Zeppelin]]s to bomb Paris and London, while the British used [[blimps]] (non-rigid airships) to patrol their coasts. The [[US Navy]] established two "lighter-than-air" bases on the West Coast during [[World War II]] as part of the coastal defense plan, which required the construction of some of the world's largest freestanding wood structures.
==External links==
[[Image:Tustin Blimp Hangar No 2.jpg|thumb|250px|right|''Hangar No. 2'' at at the former Marine Corps [[airbase|Air Station]] in [[Tustin, California]]. The structure measures some 1,000 feet long by 300 feet wide by 18 stories tall, and is said to ''"create its own weather"'' due to the large volume of air inside.]]
{{commons|Hangar}}
* [http://www.buildingsguide.com/aircraft-hangars.htm Aircraft Hangars] at [http://www.buildingsguide.com BuildingsGuide.com]
* [http://www.militarymuseum.org/MCASTustin.html Marine Corps Air Station, Tustin] at the [http://www.militarymuseum.org California Military Musem] official website
* [http://www.challoner.com/aviation/hangars/index.html Nick Challoner's photo history of British Hangars]
* [http://www.reidsteel.aero/history.htm REIDsteel] company website
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