Moham Bikran Singh: differenze tra le versioni

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Emerso dirigente della "linea rossa", Singh trovò un certo supporto da parte della base del Partito, ma fu l'unico rappresentante di questa linea nel Comitato Centrale. Quando le contraddizioni fra le due fazioni divennero antagonistiche, [[Tulsi Lal Amatya]], ''leader'' della "linea rossa", promosse la fondazione di un [[Partito Comunista del Nepal (Amatya)|nuovo Partito Comunista del Nepal]], cui Singh si unì subito. In questo periodo, venne arrestato dalle autorità [[Nepal|nepalesi]] e imprigionato.
 
Imprigionato, Singh assistette impotente alla scissione operata dalla maggioranza dei comunisti guidati da [[Pushpa Lal]] alla Terza Assemblea di Partito, in contraddizione con la dirigenza del [[Partito Comunista del Nepal| (Amatya)|PCN]], giudicata revisionista e capitolarda. Appena rilasciato, nel [[1971]], Singh tentò di riunificare il [[Partito Comunista del Nepal|PCN]] istituendo il "Nucleo Centrale", atto appunto a questo obiettivo. Nel [[1974]], il Nucleo convoncò una Quarta Assemblea di Partito, che portò i comunisti alla formazione di un nuovo partito, conosciuto appunto come [[Partito Comunista del Nepal (Quarta Assemblea)]]. Tuttavia, Singh non riuscì a riunificare del tutto il PCN, perché i due precedenti partiti permasero.
 
===Contro la monarchia e per l'unità dei comunisti===