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Durante il XVII secolo le dottrine protestanti trovarono largo seguito nell'Europa settentrionale; in particolare, nella regione settentrionale dei [[Paesi Bassi]], si diffuse la dottrina [[Calvinismo|calvinista]]. Dopo alcuni iniziali tentativi di repressione, le autorità locali decisero di attenersi ad una politica di tolleranza, che in ogni caso avrebbe anche favorito i già fiorenti commerci che coinvolgevano la regione. Nonostante questo, sia Carlo V, sia in special modo suo figlio [[Filippo II di Spagna]] ritenevano loro preciso dovere morale combattere, per quanto possibile, quella che veniva considerata dai [[Cattolicesimo|cattolici]] nient'altro che un'[[eresia]]. Le misure adottate per estirpare il protestantesimo dalla regione si sarebbero rivelate una delle cause principali del conflitto.
==La
Nel [[1556]] Carlo V abdicò, suddividendo i suoi domini tra il fratello [[Ferdinando I del Sacro Romano Impero|Ferdinando]], che divenne Imperatore, e il figlio Filippo, re di Spagna; i Paesi Bassi vennero a trovarsi nei possedimenti di quest'ultimo. Mentre Carlo, nato ed allevato nella regione, tentò, per quanto possibile, di conciliare le richieste della popolazione e della nobiltà con la politica di tassazione e centralizzazione, Filippo, nato e cresciuto in Spagna, accentuò il controllo statale e il peso fiscale, senza curarsi troppo di violare apertamente le tradizioni secolari di autogoverno dei Paesi Bassi.
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Le intenzioni di Guglielmo erano quelle di attaccare i Paesi Bassi da più direzioni: il suo piano prevedeva un'invasione proveniente dall'[[Sacro Romano Impero|Impero]] da parte di alcuni contingenti guidati dai propri fratelli, mentre le truppe [[Ugonotti|ugonotte]] avrebbero intrapreso un attacco da sud. Il [[23 aprile]] [[1568]] i rivoltosi furono battuti nella [[Battaglia di Rheindalen]], vicino a [[Roermond]], ma ottennero una vittoria nella [[Battaglia di Heiligerlee]] del [[23 maggio]], data che spesso viene considerata come inizio della guerra. Nonostante questa vittoria, la campagna si rivelò fallimentare, in quanto Guglielmo rimase a corto di fondi e le sue armate, non pagate, si dispersero, mentre quelle dei suoi alleati venivano distrutte dalle forze del Duca d'Alba. Guglielmo rimase comunque il leader riconosciuto della rivolta dei Paesi Bassi contro il dominio spagnolo.
==Ripresa della rivolta (1572-1585)==
Intorno al [[1570]] la Spagna era impegnata militarmente su più fronti: oltre a dovere affrontare il sempre presente problema della [[Corsaro|guerra di corsa]] nell'[[Oceano Atlantico|Atlantico]], il [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]] era sede di un conflitto con l'[[Impero ottomano]] che limitava fortemente la disponibilità di truppe e fondi da impiegare in altri teatri come quello dei Paesi Bassi; nonostante ciò, la situazione in quest'ultima regione pareva essere stata stabilizzata in maniera soddisfacente.
Tale relativa calma fu tuttavia provvisoria: nel mese di marzo del [[1569]], proprio per finanziare i crescenti sforzi militari, il Duca d'Alba propose l'introduzione di una tassa del 10% su tutte le compravendite tranne quelle di beni fondiari; tale proposta fu respinta dagli Stati, e si trovò invece un compromesso meno gravoso, ma, nel [[1571]], Alba decise di procedere comunque con l'introduzione della tassa, ignorando il parere contrario degli Stati. Questa azione ebbe l'effetto di far crescere la protesta e il supporto ai ribelli, non solo tra la popolazione protestante, ma anche tra quella cattolica, anche grazie all'incitamento di gruppi di rifugiati.
Una importante svolta avvenne il [[1 marzo|1° marzo]] del [[1572]], quando la regina d'[[Inghilterra]] [[Elisabetta I d'Inghilterra|Elisabetta I]] vietò ai "''pezzenti d'acqua''", come venivano chiamati i corsari olandesi che agivano contro la Spagna, di utilizzare i porti inglesi come basi operative; il leader dei pezzenti, [[Guglielmo II de la Marche|Lumley]], decise di occupare una base permanente sulla costa dei Paesi Bassi e, inaspettatamente, occupò la città di [[Brielle]], che non aveva alcuna guarnigione; in modo analogo venne occupata anche [[Flessinga]]. In tal modo essi avevano guadagnato importanti basi strategiche, e tali avvenimenti vennero considerati dagli abitanti dei Paesi Bassi un segnale per dare nuovamente inizio alla rivolta.
Molte delle più impostanti città in Olanda e Zelanda si dichiararono solidali ai ribelli, con l'eccezione di [[Amsterdam]] e [[Middelburg]], che rimasero fedeli ai cattolici fino al [[1578]].
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