Tiberio: differenze tra le versioni
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Sebbene Augusto, dopo la campagna in Oriente, avesse ufficialmente dichiarato in senato che avrebbe del tutto abbandonato la politica di espansione, e sapesse bene che il raggiungimento di un'estensione territoriale eccessiva sarebbe stato letale per l'''imperium'' romano, decise comunque di attuare altre campagne per rendere sicuri i confini. Nel [[16 a.C.]] Tiberio, appena nominato [[Pretore (storia romana)|pretore]], accompagnò Augusto in [[Gallia]], dove trascorse i tre anni successivi, fino al [[13 a.C.]], per assisterlo nel portare a termine l'organizzazione delle province galliche. Il ''princeps'' fu accompagnato dal figliastro anche in una campagna punitiva oltre il [[Reno]], contro le tribù dei [[Sigambri]] e dei loro alleati, [[Tencteri]] ed [[Usipeti]], che nell'inverno del [[17 a.C.|17]]-[[16 a.C.]] avevano causato la sconfitta del [[proconsole]] [[Marco Lollio]] e la parziale distruzione e la perdita delle insegne legionarie della [[legio V Alaudae]].<ref>Floro, ''Epitome di storia romana'', II, 30, 23-25;</br>Cassio Dione, ''Storia romana'', LIV, 20;</br>Velleio Patercolo, ''Storia di Roma'', II, 97;</br>Svetonio, ''Augusto'', 23;</br>Tacito, ''Annales'', I, 10.</ref>
Nel [[15 a.C.]] condusse insieme al fratello [[Druso maggiore|Druso]] una campagna contro le popolazioni di [[Rezia|Reti]] e [[Vindelici]].<ref>Svetonio, ''Tiberio'', 9; ''Claudio'', 1.</ref> I due, nel tentativo di accerchiare il nemico per non lasciargli via di fuga e di attaccarlo su due fronti, progettarono una grande "operazione a tenaglia": Tiberio mosse dall'[[Elvezia]], mentre il fratello minore da [[Aquileia]] e [[Trento|Tridentum]], percorrendo la valle dell'[[Adige]] e dell'[[Isarco]] (alla cui confluenza costruì il ''Pons Drusi'', presso l'attuale [[Bolzano]]), e risalendo infine l'[[Inn]]. Tiberio, che avanzava da ovest, nei pressi di [[Basilea]], sconfisse i Vindelici presso il [[lago di Costanza]], dove i due eserciti si incontrarono e si prepararono quindi a invadere la Baviera. L'azione congiunta permise ai due fratelli di avanzare fino alle sorgenti del [[Danubio]], dove ottennero l'ultima e definitiva vittoria sui Vindelici.<ref>Antonio Spinosa, ''Tiberio'', p. 41.</ref> Questi successi permisero ad Augusto di sottomettere le popolazioni dell'arco alpino fino al Danubio, e gli valsero una nuova acclamazione imperatoria,<ref>{{CIL|3|3117}}.</ref> mentre Druso, il figliastro prediletto di Augusto, poté più tardi ottenere, per questa ed altre vittorie, il trionfo. Su una montagna vicino a [[Principato di Monaco|Monaco]], presso l'attuale [[La Turbie]], venne eretto un [[trofeo delle Alpi|trofeo di Augusto]], per commemorare la pacificazione delle Alpi da un estremo all'altro e per ricordare i nomi di tutte le tribù sottomesse.
=====Dall'Illirico alla Macedonia, alla Tracia=====
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