Lodo Rete 4: differenze tra le versioni

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Nell'estate del 2003, il ministro delle comunicazioni [[Maurizio Gasparri]] presenta un disegno di legge per il riordino del sistema radiotelevisivo italiano e l'introduzione della trasmissione [[digitale terrestre]]. La legge (nota come [[legge Gasparri]]) verrà approvata dal Parlamento il dicembre 2003, la quale permette a Rete 4 di continuare a trasmettere in via analogica terrestre in contrasto con la sentenza della [[Corte costituzionale della Repubblica italiana|Corte Costituzionale]].
 
Successivamente, il [[presidente della Repubblica]], [[Carlo Azeglio Ciampi]], ritenendola incostituzionale, rifiuta di firmare la legge come incostituzionale e la rinvia alle camere. Così, per poter garantire a [[Rete 4]] di continuare a trasmettere via etere, il [[24 dicembre]] [[2003]] il governo [[Silvio Berlusconi|Berlusconi]] vara un [[decreto legge]] (noto come decreto "''salva Rete 4''"). La [[legge Gasparri]] si approva definitivamente nell'aprile [[2004]], anch'essa senza prendere in considerazione la sentenza 466/2002 della [[Corte costituzionale della Repubblica italiana|Corte Costituzionale]].
 
==Interventi politici sul lodo==