Poesia lirica: differenze tra le versioni

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====La lirica latina====
I [[Poesia|poeti]] romani prendono spunto dai lirici [[Grecia|greci]] e dagli alessandrini mutandone però le strutture e i temi, come si può constatare in [[Gaio Valerio Catullo|Catullo]], [[Quinto Orazio Flacco|Orazio]], [[Sesto Properzio|Properzio]] e [[Publio Ovidio Nasone|Ovidio]]. Ma è proprio analizzando la poesia di Orazio che si constata la differenza tra il [[mondo]] greco e quello [[romano]]. Mentre per i greci la lirica, caratteristica di un periodo pieno di fermento, va oltre le definizioni fissate dalla scuola, in campo [[Storia romana|latino]] essa diventa una vera e propria [[categoria]] tanto da essere preceduta, come in [[Publio Papinio Stazio]], da una [[prefazione]] in [[prosa]].
L'opera di [[Gaio Valerio Catullo|Catullo]] è composta da carmi diversi l'uno dall'akro e basata su una molteplicità di ritmi metrici e di contenuti che spaziano dall'[[epopea]] amorosa a quella [[mito|mitologica]].
L'opera di [[Quinto Orazio Flacco|Orazio]] si sviluppa in due dimensioni: da un lato le [[Satire]] e le [[Epistole]], componimenti in esametri di ispirazione moralizzante, dall'altro le [[Odi]], [[canti]] [[lirici]] dedicati alla ''virtù romana'' e all'amore.
Ma è proprio analizzando la poesia di Orazio che si constata la differenza tra il [[mondo]] greco e quello [[romano]]. Mentre per i greci la lirica, caratteristica di un periodo pieno di fermento, va oltre le definizioni fissate dalla scuola, in campo [[Storia romana|latino]] essa diventa una vera e propria [[categoria]] tanto da essere preceduta, come in [[Publio Papinio Stazio]], da una [[prefazione]] in [[prosa]].
[[Sesto Properzio|Properzio]] compose quattro libri di [[Elegie]] narranti amori contrastati e impossibili.
[[Publio Ovidio Nasone|Ovidio]] scrisse [[Elegie]] e libri dedicati alla ''pratica'' dell'amore, oltre ad [[Epopee]] cosmogoniche.
 
====La lirica cinese====