Nergal: differenze tra le versioni
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Il poema assiro-babilonese in [[lingua accadica]], chiamato dagli studiosi ''Nergal e Ereshkigal'', ci è pervenuto frammentario ed in tre versioni: versione di [[Tell el-Amarna]] e versione di [[Sultantepe]] ed [[Uruk]]; la prima differisce abbastanza delle ultime che fanno pensare ad un’unica versione solo lievemente variata, nonostante ciò queste piccole differenze hanno aiutato gli studiosi nell’interpretazione del testo.
La storia raccontata da queste tavolette ci narra di come Nergal assurse al ruolo di re degli inferi. Gli dei celesti decisero di dare un banchetto ma non potendo loro scendere nei domini di Ereshkigal (l’irkalla, cioè gli inferi) né essa salire nel cielo, dominio di Anu, venne invitato il suo araldo [[Namtar]] per rappresentarla. Al giungere di questi tutti gli dei si alzarono per porgere i propri rispetti tranne Nergal. La regina degli inferi, venuta a sapere dell’onta subita, condannerà a morte Nergal. Questi, secondo la versione di Tell El Amarna, venne aiutato da Ea che gli darà in scorta sette e sette guardiani. Essi apriranno le porte degli inferi che, come documentano altri testi, sono in grado di far perdere i poteri agli dei e gli permetteranno di sottomettere Ereshkigal. Essa gli si offrirà come sposa che lui accetterà felice.
Mentre secondo le altre versioni sarà [[Erra]], dio della peste e gemello di Nergal, a scendere negli inferi e sposare Ereshkigal. Tale figura è ancora dibattuta e considerata un doppio, un gemello oppure come la natura stessa duale di Nergal. Figure simili possono essere considerate: quella di [[Eracle]] figlio umano di [[Zeus]] che diviene dio ma la cui ombra dimora negli inferi, quelle dei [[dioscuri]] Castore (mortale) e Polluce (immortale) a cui Zeus concesse, affinché potessero rimanere insieme, di dimorare metà tempo negli inferi e metà sull’Olimpo.
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