Gilippo: differenze tra le versioni

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Quando [[Alcibiade]] esortò gli Spartani a inviare un generale per guidare la resistenza [[Siracusa|siracusana]] contro la [[Spedizione in Sicilia|spedizione ateniese in Sicilia]], venne designato Gilippo ([[414 a.C.]]), ed il suo arrivo fu un punto di svolta per la battaglia. Più coraggioso di [[Nicia]], il comandante ateniese che affrontò, fu in grado di ottenere un vantaggio spostando gli Ateniesi dalle postazioni strategiche chiave e riuscendo a rompere l'assedio. Quando Atene inviò [[Demostene (generale)|Demostene]] con i rinforzi, anch'egli venne sconfitto da Gilippo, evento che segnò il tracollo della campagna ateniese a Siracusa.
 
[[Diodoro Siculo]], probabilmente riprendendo [[Timeo di Tauromenio|Timeo]], lo descrive mentre induce i Siracusani a dichiarare la sentenza di morte per i generali ateniesi catturati, ma esistono anche i resoconti di [[Filisto]]<ref>([[Plutarco]], Nicia, 28)</ref>, un Siracusano che prese parte alla difesa, e di [[Tucidide]]<ref>(vii. 86)</ref>, che al contrario mostrano come egli provò, sebbene senza aver successo, a salvare le loro vite, sperando di portarli a Sparta come prova del suo successo.
 
Gilippo, come suo padre, incontrò il suo declino in uno scandalo finanziario; incaricato da [[Lisandro]] di consegnare una somma di denaro ingente agli [[Eforo (Sparta)|efori]] a Sparta, non poté resistere alla tentazione di arricchirsi e, una volta scoperto, andò in esilio, essendo stato condannato a morte durante la sua assenza.