Discussioni progetto:Forme di vita/Artropodi/Archivio2: differenze tra le versioni

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== Glossario entomologico 2 ==
 
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[[Dimorfismo sessuale (sensu lato) negli Insetti]]- voce in lavorazione--[[Utente:Piero Sagnibene|Piero Sagnibene]] 18:35, 27 mar 2007 (CEST)
 
 
== Taxa: facciamo il punto della situazione? ==
 
Schema inopinabile in quanto adottato in tutte le fonti:
*Regno
**Phylum (o Divisione)
***Classe
****Ordine
*****Famiglia
******Genere
*******Specie
 
A questi si applicano poi i suffissi super- (per ranghi intermedi superiori) e sub- e infra- (per ranghi intermedi inferiori).
 
Spulciando nel Web ho trovato poi altri ranghi che trovano una collocazione intermedia per classificazioni complesse:
 
'''Branca''': fra
'''Coorte''': fra classe e ordine
'''Sezione''': fra genere e specie
'''Serie''': fra genere e specie (di rango inferiore a Sezione)
 
'''Sezione''' è usato anche da alcuni autorevoli classici di Entomologia (Zangheri, Servadei, Masutti - Entomologia generale e applicata, Viggiani - Lotta biologica e integrata) per classificare alcuni taxa di rango intermedio fra Ordine e Famiglia. Questi taxa sono considerati obsoleti se fanno riferimento a raggruppamenti non monofiletici (es. [[Orthorrhapha]], [[Aschiza]], [[Acalyptratae]], [[Terebrantia]], fra quelli che ho curato). I raggruppamenti monofiletici sono ancora usati ma con posizioni che non collimano con la classificazione adottata dagli autori che ho citato. Ad esempio l'ITIS (Integrated Taxonomic Information System) considera gli [[Aculeata]] come un infraordine.
 
C'è un riferimento bibliografico on line dal quale estrapolare gli schemi tassonomici tradizionali?
 
In alternativa potremmo adottare la convenzione di en.wiki: i vecchi taxa sono trattati nel tassobox ma definiti come '''unranked'''. A mio parere sarebbe la soluzione migliore perché evita ogni forma di ambiguità e la necessità di ricorrere a citazioni bibliografiche. Però dovremmo trovare un termine italiano corrispondente a ''unranked''.
--[[Utente:Giancarlodessi|gian_d]] 19:28, 22 feb 2007 (CET)
 
== Codice Internazionale di Nomenclatura Zoologica ==
 
[[Titolo I (Nomenclatura Zoologica): Art.2]]
 
"La Nomenclatura Zoologica è '''indipendente''' da tutti gli altri sistemi di nomenclatura. Il nome di un'entità tassonomica animale non può essere invalidato per omonimia con una unità tassonomica appartenente ad altro regno della natura. ecc.
 
<small>(International Code of Zoological Nomenclature - International Commission on Zoological Nomenclature by the Trust for Zoological Nomenclature - London, 1961).</small>
 
Spero sia compreso. Se non è possibile 'scientizzare' in uno schema prefissato tutto il materiale conoscitivo che la biologia raccoglie ed organizza, ciò dipende da ciò che la natura è. Se poi qualcuno disponesse di un criterio in base al quale sia possibile predeterminare il contenuto effettivo di ciascun singolo clado, imparerò volentieri e sostituirò nel mio studio il ritratto di Darwin con il suo. Si tratterebbe semplicemente di riconoscere il cosiddetto "disegno intelligente", una superstizione che sta avvelenando il dibattito biologico, volendo conferire un contenuto teleologico all'evoluzione ed anche un contenuto schematico al lavoro del Dio in cui i suoi sostenitori dicono di credere.--[[Utente:Piero Sagnibene|Piero Sagnibene]] 12:36, 23 feb 2007 (CET)
 
:Ma io non volevo imbrigliare la natura, avevo solo bisogno di capire :) --[[Utente:Giancarlodessi|gian_d]] 20:21, 23 feb 2007 (CET)
 
::Sinceramente non mi pare che la ricerca di uno schema tassonomico coerente e condiviso ci debba portare, ''[[sic et simpliciter]]'', ad un riconoscimento del cosidetto [[disegno intelligente]] ! Va da sé che la suddivisione in taxon è opera che l'uomo esercita a posteriori sulla natura, spesso con qualche forzatura, ma nel nostro caso risponde alla sacrosanta esigenza di trovare un criterio che aiuti nella catalogazione enciclopedica delle singole forme di vita. In questo senso ritengo che il ritratto di [[Carl von Linné]] possa tranquillamente trovare posto accanto a quello di [[Charles Darwin]]! --[[Utente:Esculapio|<span style="font-family:Arial narrow; color:#008800;">E<small>SCULAPIO</small></span>]] [[discussioni utente:Esculapio|<small><sup>(scrivimi, se vuoi)</sup></small>]]</span> 16:34, 27 feb 2007 (CET)
 
== Domande lettori sulla bozza di classificazione ==
 
Riporto quì alcune risposte date a lettori che avevano visionato la bozza in questione; essendo il maggiore colpevole per eventuali insufficienze od imperfezioni, ho ritenuto di assolvere al dovere di rispondere. Eventuali critiche o obiezioni devono ovviamente essere addebitate a me, ma, a quanto pare, il nostro lavoro è apprezzato e condiviso. Ho aggiunto un invito ai lettori a contribuire al perfezionamento ed agli aggiornamenti delle voci sub condizione di registrarsi e di esporre eventuali aggiunte su questa pagina per una discussione preventiva.
 
- E’ pur vero che la divisione degli Pterigoti nelle due Coorti Esopterigoti ed Endopterigoti risale a Sharp, 1898 (che modificò la vecchia dizione di Brauer, 1885, fondata sulla metamorfosi: Homomorpha ed Heteromorpha) e che la suddivisione proposta da Börner, 1904, in Emimetaboli (Eterometaboli) ed Olometaboli è successiva. Tuttavia, intorno agli anni ’60 il criterio dicotomico di Sharp (lo sviluppo alare) fu ritenutio più decisivo, dal punto di vista filogenetico, grazie all’approfodirsi degli studi sull’istolisi e l’istogenesi (i processi mediante i quali l’insetto olometabolo, nel corso della metamorfosi, ‘riarrangia’ organi e tessuti per formare la morfologia dell’adulto). <small>(Per l’entomologia italiana allora intervennero, per onore di cronaca, Renata Vandini Zunarelli, Marcello La Greca e Cesare Conci)</small>. Gli Ordini compresi sono praticamente gli stessi, [[ma il criterio è profondamente diverso in quanto implica una diversa valutazione delle relative importanze evolutive]].
 
- In realtà gli ordini fossili accreditati di Paleotteri sono 5 come abbiamo esposto. La discussione sulla paleontologia degli Insetti è ancora aperta e lontana da punti conclusivi.La specie richiamata (Meganeura monyi) è accreditata nel problematico Ordine fossile dei Megannisotteri insieme a specie provviste di 3 espansioni alari. Sottolineo, la riduzione del numero di ali è una tendenza evolutiva funzionale (si pensi ai meccanismi di aggancio, gli hamuli, tra ali posteriori ed anteriori, ed all’evoluzione dei Ditteri). La voce "Odonata" è programmata per una revisione; proporrò al gruppo di lavoro del Progetto la sistematica proposta da Cesare Nielsen (Accademia Nazionale Italiana di Entomologia & Unione Zoologica Italiana) che mi sembra il meglio. Mi faccia conoscere il Suo parere.
 
- E' vero che i Mirientomati furono istituiti da Berlese, 1909, (ved.Redia,Vol.VI, Firenze, 1910) come Classe a sé. Il loro nome richiama la loro duplice affinità con Insetti e Miriapodi. Successivamente Tuxen S.L. (The Protura, Ed.Hermann, Parigi,1964, ed Alexander Klots li classificarono sottoclasse di esapodi. - I Polinetomata (o Entotrofi) vengono effettivamente considerati il gruppo più vicino alle forme ancestrali dalle quali si sarebbero sviluppati gli Insetti,''' ma''' non ancora Insetti perfetti. Non posso pronunciarmi su quanto afferma Vincent.H.Billeci in quanto la mia competenza per questo gruppo non è comparabile a quella del maggiore specialista del gruppo. <small>(Poichè me lo chiede, suo nonno, Vincenzo Billeci, di Partanna, era cugino di mia nonna, Marianna Billeci) (ometto i titoli nobiliari che non interessano).</small>
 
- Gli Oligoentomati sono il gruppo più problematico dei Paraentoma per il fatto che hanno uova telolecitiche [[la cui segmentazione è combinata]], vale a dire che comincia come nelle uova oloblastiche e prosegue superficiale, caso [[unico]] tra gli esapodi. Inoltre hanno non pochi punti di contatto con i Chilopodi.
 
- Guido Grandi classifica Esopterigoti ed Endopterigoti come Coorti (e Subcoorti Paleotteri, Polineotteri, Paraneotteri ed Oligoneotteri).
Abbiamo preferito specificare meglio certe differenze volendo aiutare il lettore a comprendere differenze importati, già contenute nel ragionamento sistematico di Grandi, riportando alcuni elementi presi da Scudder.
 
- Il raggruppamento eterogeneo Paraentoma NON HA, ovviamente, valore sistematico. Abbiamo preferito non utilizzare il vecchio termine Entognata in quanto in molti testi è indicato come sottoclasse, cosa errata. Si tratta di un contenitore (Tremblay) che indica vie evolutive diverse ma, in qualche modo, ricollegabili all’ipotetico protoesapodo primitivo, utile per indicare una posizione non del tutto assimilabile ad Euentoma ma non sufficientemente autonoma per elevare queste entità a classi, com’era in passato.
 
- (Dott. Alterio)Lei ha ovviamente ragione nello scrivere che “ gli entomologi aggirano il problema dell’evoluzione dei Proturi per non confrontarsi con gli studi e le formulazioni della scuola di A.B. Klots”, lo ammetto senza problemi, ma chi può farlo? Da 40 anni abbiamo questa ipoteca sulle scienze evolutive ( l’evoluzione è un processo reversibile?). Non ne sappiamo ancora abbastanza per azzardare una generalizzazione. Abbiamo assegnato ad essi la posizione più condivisa (ma, comunque, sempre provvisoria).
-Non possiamo introdurre anche i Sottordini nello schema senza dilatarlo in maniera inconsultabile.
 
-La distinzione dei Neurotteroidei in tre ordini distinti non interessa molto gli studi agrari. L’abbiamo qui mantenuta per l’interesse evolutivo ed ecologico che essa comporta. Per quanto riguarda lo scorporo degli Strepsiptera dai Coleoptera, alla voce Strepsiptera troverà certamente buone ragioni per questa scelta.In questo seguiamo la valutazione datane da Grandi.
 
:: Intervengo senza cognizione di causa. Non ho espresso a suo tempo il mio parere per quanto riguarda l'inquadramento e la suddivisione sistematica degli Insecta perché, come ho detto altre volte, non ha (per i miei interessi) molta importanza, soprattutto per quanto concerne la filogenesi. Come agronomo mi interesso di entomologia applicata e riservo un limitato peso all'entomologia come branca della biologia e della zoologia, perciò il mio contributo agli inquadramenti sistematici sarebbe da incompetente.
::Ho sempre ribadito, da quando stiamo discutendo di inquadramenti sistematici, che a mio parere dovremmo adottare uno schema che sia coerente nella sua globalità e che faciliti l'orientamento del lettore di Wikipedia, dal momento che non tutti s'interessano di filogenesi ed evoluzionismo. Questo non significa che dobbiamo trascurare tali aspetti, anzi, nella trattazione delle specifiche voci si dovrebbero riportare gli orientamenti e i criteri proposti per differenti schemi tassonomici: un'enciclopedia non sposa una teoria o una fazione, ma le espone in modo obiettivo tutte in modo da lasciare al lettore la scelta di optare per un indirizzo o un altro.
::L'unica scelta obbligata che si deve fare è quella di adottare un criterio univoco nel tassobox, più per ragioni di usabilità che per ragioni scientifiche. E' chiaro che nella voce [[Insecta]] o, meglio, in una voce specifica dedicata alla sistematica degli Insetti, è lecito fare una trattazione approfondita e comparata dei diversi criteri adottabili per l'inquadramento sistematico. Solo in questo modo si possono dare delle risposte certe e condivisibili senza suscitare dubbi o perplessità.
 
::Un bel lavoro sarebbe scorporare la sistematica dalla voce [[Insecta]] e collegarla come approfondimento. Un esempio potrebbe essere [[Sistematica degli insetti]]. Questa voce potrebbe contenere
::*uno schema dettagliato che sarebbe quello da noi adottato per ragioni di navigazione e coerenza tematica
::*un'esposizione dei diversi criteri d'inquadramento sistematico in apposite sottosezioni; in altri termini si tratterebbe di aggiungere altri schemi di classificazione semplificati per ragioni d'impaginazione (senza ricorrere cioè all'elenco di tutti gli ordini per ogni schema)
::*qualche cenno storico
::--[[Utente:Giancarlodessi|gian_d]] 20:43, 27 feb 2007 (CET)
 
== Facciamo il punto ? ==
 
Dopo l'arrivo di Piero Sagnibene il progetto Artropodi ha avuto un notevole impulso (per rendersene conto basta dare una occhiata alla sempre più lunga [[Progetto:Forme_di_vita/Artropodi/Ultime_voci|lista di nuove voci]]). In questo ''operoso cantiere'' tuttavia ci sono tutt'ora molte voci in via di definizione, su cui secondo me sarebbe il caso di concentrarsi un attimo.
 
In primo luogo bisognerebbe secondo me completare la nuova versione della voce [[Progetto:Forme di vita/Artropodi/Sandbox/Insecta|Insecta]], per molti versi ancora incompiuta. In particolare vorrei chiedervi di concentrarci, in primo luogo, sulla [[Progetto:Forme_di_vita/Artropodi/Sandbox/Insecta#Sistematica|sezione Sistematica]], per valutare un attimo i pro ed i contro della nuova versione proposta da Piero Sagnibene e discutere di come concretamente implementarla in tutte le voci relative agli [[Hexapoda]].
 
Premetto che il principio ispiratore, una classificazione cioè che tenga conto della evoluzione filogenetica, mi trova perfettamente d'accordo ed anzi esprimo la mia riconoscenza a Piero per avermi aperto nuove chiavi di comprensione di questo affascinante mondo.
 
Cercherò però di evidenziare alcuni '''punti critici''' per cercare di addivenire a soluzioni condivise su ciascuno di essi
 
===Novità===
Secondo lo schema proposto:
* Phylum: [[Arthropoda]]
** Subphylum: [[Mandibolata]] (o Antennata)
*** Superclasse: [[Hexapoda]] (o Entoma)
si introducono due importanti novita:
*la creazione del subphylum [[Mandibolata]], al momento non contemplato
*la ''retrocessione'' di [[Hexapoda]] (attualmente [[Subphylum]]) al rango di [[Superclasse]]
Considerato che tale modifica andrebbe estesa al tassobox di alcune centinaia di voci, prima di procedere a tale ingrato lavoro siamo convinti al 100% di tale riclassificazione? --[[Utente:Esculapio|<span style="font-family:Arial narrow; color:#008800;">E<small>SCULAPIO</small></span>]] [[discussioni utente:Esculapio|<small><sup>(scrivimi, se vuoi)</sup></small>]]</span> 00:20, 28 mar 2007 (CEST)
 
:Mah... se ci dividiamo il lavoro la cosa si può fare. In ogni modo io sono per la conferma della modifica, per me non fa nessuna differenza. Certo che se potessimo chiedere aiuto ad un esperto di bot ci risparmieremmo un bel po' di lavoro. Si può fare? con PERL non vado per niente d'accordo --[[Utente:Giancarlodessi|gian_d]] 00:45, 28 mar 2007 (CEST)
 
::indubbiamente l'operazione di aggiornamento andrà condotta da un bot; benso che [[Utente:Tatobot|Tatobot]] ce la possa fare ...--[[Utente:Esculapio|<span style="font-family:Arial narrow; color:#008800;">E<small>SCULAPIO</small></span>]] [[discussioni utente:Esculapio|<small><sup>(scrivimi, se vuoi)</sup></small>]]</span> 20:04, 29 mar 2007 (CEST)
 
===Taxa "non ortodossi"===
[[Discussioni_progetto:Forme_di_vita/Artropodi#Taxa:_facciamo_il_punto_della_situazione.3F|vedi anche sopra]]
 
La introduzione di taxa ''non ortodossi'' (intendendo con questo termine quelli non contemplati dalla sistematica tradizionale) crea,come abbiamo visto, qualche problema di compatibilità con i tassobox.
 
Il template [[Tassobox gruppo generico]] può essere una buona soluzione per la gestione di questi taxon (vedi a titolo di esempio le voci [[Terebrantia]] e [[Agaonidae]]), a patto però che i taxon utilizzati siano definiti '''univocamente'''
 
Quando possibile inoltre sarei per sostituire questi taxa con quelli tradizionali equivalenti: per esempio per [[Palaeoptera]] e [[Neoptera]] se possibile al posto di SubCoorte (taxon intermedio tra [[Sottoclasse]] e [[Superordine]]) utilizzerei il taxon equivalente [[Infraclasse]] (e mi pare che su questo Piero fosse ''possibilista'').<br/>--[[Utente:Esculapio|<span style="font-family:Arial narrow; color:#008800;">E<small>SCULAPIO</small></span>]] [[discussioni utente:Esculapio|<small><sup>(scrivimi, se vuoi)</sup></small>]]</span> 00:05, 28 mar 2007 (CEST)
 
:Ho definito [[Sezione (tassonomia)|Sezione]] specificando il ruolo che occupa questo taxon in zoologia e in botanica. --[[Utente:Giancarlodessi|gian_d]] 00:41, 28 mar 2007 (CEST)
 
Il Dott. Dessi ha risolto il problema. La sola ortodossia abilitata sarebbe quella delle Norme Zoologiche, dove il termine "Sezione" risulta definito come ''partim'' di due cladi, senza alcuna specificazione di questi ultimi, purchè consecutivi. Comunque un nome non cambia la sostanza, se collocato al posto giusto (sono convenzioni); l'importante è che gli organismi compresi abbiano esatta conseguenzialità filogenetica. Mi sono attenuto alle classificazioni più accreditate nell'indicare "sezione" che vorrebbe dire, completo, "sezione o parte di quello che c'è prima". Infraclasse indicherebbe una differenza dicotomica un pò più forte....--[[Utente:Piero Sagnibene|Piero Sagnibene]] 21:59, 28 mar 2007 (CEST)
 
:però la definizione di gian_d dice:
{{quote|In Zoologia è usata in Entomologia, nei vecchi schemi tassonomici, come taxon intermedio fra il sottordine e la famiglia (o alla superfamiglia se esistente). Il rango corrisponderebbe all'infraordine che, invece, è usato negli alberi tassonomici più recenti. }}
:se accettiamo questa definizione sarebbe da preferire [[Infraordine]] ... --[[Utente:Esculapio|<span style="font-family:Arial narrow; color:#008800;">E<small>SCULAPIO</small></span>]] [[discussioni utente:Esculapio|<small><sup>(scrivimi, se vuoi)</sup></small>]]</span> 11:21, 29 mar 2007 (CEST)
 
Il problema è che l'uso dell'"infraordine" sarebbe una scelta arbitraria dal momento che la letteratura classica usa la "sezione". L'infraordine, che io sappia, è adottato in casi differenti da quelli che al momento ci riguardano. L'unico problema riguarda la classificazione interna ai Brachiceri perché c'è molta confusione in proposito. Gli autori italiani (e diversi autori internazionali) usano suddividere i Brachiceri in sezioni e i Ciclorrafi in sottosezioni (Schizophora e Aschiza). Trattandosi di testi basati sulla classificazione classica sarebbero secondo me i più attendibili. Banche dati internazionali (ad esempio l'ITIS) e diversi autori internazionali usano l'infraordine, ma il tutto è condito da una certa ambiguità dal momento che spesso si rifanno ad una classificazione basata su criteri filogenetici: i Ciclorrafi sono un raggruppamento monofiletico pertanto l'uso di questo raggruppamento è ancora tollerato nei nuovi schemi tassonomici, con tutte le conseguenze del caso, talvolta arrivando a vere e proprie contraddizioni. Inoltre c'è un altro problema: adottando l'infraordine, che rango attribuiamo ai raggruppamenti degli Schizophora e degli Aschiza? Sarebbe un po' azzardato usare il "sottoinfraordine" e d'altra parte sono raggruppamenti di rango superiore alla superfamiglia. Come ho sempre ribadito, non è importante quale convenzione usare, quanto la coerenza della convenzione. Io opterei per la "sezione", ci permette di evitare parecchi problemi, oppure semplicemente evitiamo di attribuire un rango nominale. --[[Utente:Giancarlodessi|gian_d]] 21:08, 29 mar 2007 (CEST)
 
== [[Dimorfismo sessuale (sensu lato) negli Insetti]] ==
 
Voce ultimata. Seguirà "Dimorfismo e polimorfismo unisessuale, stagionale e regionale", "Autotomìa, Autopsalizìa, Autospasìa, Autofagìa" tutte voci integrative di Insecta e ne restano ancora moltissime--[[Utente:Piero Sagnibene|Piero Sagnibene]] 21:50, 28 mar 2007 (CEST)
 
:A mio parere andrebbe tolto dal titolo (facendo un redirect) quel (sensu latu) da [[Dimorfismo sessuale (sensu latu) negli insetti]] perché poco intuitivo. --[[Utente:Giancarlodessi|gian_d]] 17:59, 29 mar 2007 (CEST)
 
:PS: come volevasi dimostrare non riesco a scrivere il titolo corretto di '''Dimorfismo sessuale...''' perché quello attuale è poco intuitivo. '''Dimorfismo sessuale degli insetti''' mi sembra più naturale. Lo rinominiamo? --[[Utente:Giancarlodessi|gian_d]] 18:03, 29 mar 2007 (CEST)
 
:Ehm... stendiamo un velo pietoso su quella "U" finale in sensu latu. Un refuso da sardo... :D --[[Utente:Giancarlodessi|gian_d]] 18:06, 29 mar 2007 (CEST)
 
::In effetti il titolo non risponde agli standard. Ho rinominato la voce [[Dimorfismo sessuale negli insetti]] --[[Utente:Esculapio|<span style="font-family:Arial narrow; color:#008800;">E<small>SCULAPIO</small></span>]] [[discussioni utente:Esculapio|<small><sup>(scrivimi, se vuoi)</sup></small>]]</span> 19:50, 29 mar 2007 (CEST)
 
== Pagina simboli sessuali scienze naturali ==
 
Gent.mo Sig. Jalo, da una scorsa ad altre enciclopedie è risultato che nessuna di esse contiene una voce in cui siano riportati ed illustrati questi simboli, sebbene si tratti di una forma di rappresentazione sintetica molt utilizzata nelle scienze naturali. Sarebbe certamente meritorio introdurre queste informazioni in Wikipedia, per cui propongo a Lei e ad Esculapio la redazione di un'apposita voce che potremmo corredare di esempi illustrativi. Occorrerebbe disegnare una tabella nella quale, a sinistra fossero esposti i simboli ed, a destra, almeno due esempi, uno per la botanica, l'altro per la zoologia. Se Lei ha tempo e può curarne l'impostazione grafica al resto provvederemmo noi. Le sottolineo che sarebbe un servigio da rendere agli studiosi della materia, anche in correlazione al Codice Internazioale di Zoologia ed all'analogo per la Botanica. Mi faccia sapere, se possibile, se è d'accordo e se ha disponibilità per per realizzarla. Saluti e grazie per l'attenzione.--Piero Sagnibene 10:57, 29 mar 2007 (CEST)
 
Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Discussioni_utente:Jalo"
 
L'ottimo Sig. Jalo ha già provveduto ad istituire la [[Progetto:Forme_di_vita/Simboli_sessuali|pagina in oggetto]], utilissima (si pensi, ad esempio, alla possibilità di corredare i quadri sinottici delle Térmiti di questi simboli). La parte botanica non è di mia competenza diretta. Discuteremo gli esempi per la parte zoologica.--[[Utente:Piero Sagnibene|Piero Sagnibene]] 12:51, 29 mar 2007 (CEST)
 
:Mi spiace fare il guastafeste, ma personalmente andrei con i piedi di piombo nell'uso dei simboli sessuali perché pongono problemi di Web accessibilità ai disabili. Come immaginavo, i simboli non sono accessibili con l'uso dei browser testuali o in contesti simili. Per fare una verifica ho disattivato il caricamento delle immagini dal browser e la frase in [[Dimorfismo sessuale (sensu lato) negli Insetti]] appare così formulata:
 
:''PAUL ha mostrato che un istoblasto di Orgyia OCHS, trapiantato da larva a e poi estirpato, rigenera un'ala .''
 
:Questo significa che un non vedente che usa un browser vocale o un qualsiasi screen reader o chiunque per qualche motivo non abbia la fruibilità delle immagini '''è impossibilitato a interpretare il significato compiuto di qualsiasi frase che utilizzi un simbolo sessuale'''. Dal momento che l'era dei geroglifici è stata superata da parecchio tempo credo che sarebbe ragionevole usare parole di senso compiuto (maschio/maschile, femmina/femminile, ecc.) al posto dei simboli. --[[Utente:Giancarlodessi|gian_d]] 18:16, 29 mar 2007 (CEST)
 
: l'obiezione di [[Utente:Giancarlodessi|gian_d]] mi pare pertinente; riconsiderei un attimo l'utilizzo dei simboli--[[Utente:Esculapio|<span style="font-family:Arial narrow; color:#008800;">E<small>SCULAPIO</small></span>]] [[discussioni utente:Esculapio|<small><sup>(scrivimi, se vuoi)</sup></small>]]</span> 19:46, 29 mar 2007 (CEST)
 
==[[Insetti-Apparati boccali ]]==
Se mi riesce, è in preparazione una tavola sinottica di descrizione (sommaria) degli apparati boccali degli Insetti (allegato di Insecta). Sono graditissimi suggerimenti tecnici.--[[Utente:Piero Sagnibene|Piero Sagnibene]] 15:23, 29 mar 2007 (CEST)
:Ottimo. Una voce sugli apparati boccali faceva parte delle mie buone intenzioni, di quelle che restano nel cassetto per un tempo infinito. D'altra parte è un lavoro che secondo me si dovrà prevedere per tutte le regioni morfologiche (Antenna degli insetti, Zampe degli insetti, ecc.). Una proposta in termini di usabilità/accessibilità: come titolo andrebbe scelta una forma standard e che sia naturale (nel senso di facilmente intuibile). Secondo me un titolo più adatto è [[Apparato boccale degli insetti]] per i seguenti motivi:
#Non compaiono caratteri speciali (i trattini o altri caratteri di formattazione sono infatti poco usuali e poco intuitivi per chi digita direttamente un indirizzo)
#La frase è "naturale" e si può trasformare semplicemente in un collegamento quando è inserita in un testo.
#Usa la stessa logica di [[Ala degli insetti]]. Se usiamo un criterio uniforme chiunque può intuire che esistano voci come [[Antenna degli insetti]], [[Zampe degli insetti]], [[Torace degli insetti]], ecc.
#E' conveniente evitare - quando è possibile - i caratteri maiuscoli all'interno del titolo: la risoluzione dei collegamenti discerne fra maiuscole e minuscole (ad eccezione del carattere iniziale che è automaticamente convertito in maiuscolo). Ad esempio, [[Ala degli insetti]] porta ad una voce esistente, [[Ala degli Insetti]] ad una inesistente perché insetti è scritto con l'iniziale maiuscola.<br/>--[[Utente:Giancarlodessi|gian_d]] 18:03, 29 mar 2007 (CEST)
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