Paul Natorp: differenze tra le versioni

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Il pensiero fondamentale di Natorp si potrebbe riassumere in una singola frase, come: Pensare non vuol solo dire "mettere in relazione" (Lotze), ma pensare vuol dire essere in relazione (rapporto). <!--Denken heißt nicht nur „Beziehen“ (Lotze), sondern Denken heißt in Beziehungen (Verhältnissen) stehen.-->
 
In questo modo Natorp si collega al programma di una "fondazione concettuale" che parte da [[Gottlob Frege]] – sotto influenza di [[Rudolf Hermann Lotze]] – e che tramite [[Bertrand Russell]] e [[Ludwig Wittgenstein]] portò allo sviluppo della [[filosofia analitica]] e che con il concetto di "regione espressiva" di [[Robert Brandom]] è di nuovo attuale. Mentre nella tradizione di carattere analitico e linguistico-strutturale che si rifà a Wittgenstein, le relazioni sono considerate come "oggetti" o, appellandosi al "common sense" come "mere" relazioni, cosicchècosicché con una applicazione massimale del concetto di relazione – da "struttura" via "sintassi", "semantica", "prammatica" fino alla "competenza" e la "performance" – si ha d'altro canto un minimo di riflessione sul concetto di relazione stesso, Natorp pone "molto chiaramente e apertamente la relazione al centro di tutte le considerazioni logiche" e la rende così il "concetto del concetto". Questa transizione dal concetto di sostanza al concetto di relazione è stato reso famoso dallo studente di Natorp [[Ernst Cassirer]] come transizione dal "concetto di sostanza al concetto di funzione", e questo, come viene confermato dalla [[fisica]], è sempre molto attuale. Anticipa quindi ciò che [[Richard Rorty]] ha fatto 70 anni più tardi nella sua influente immagine di "specchio della natura": che la "rappresentazione" del mondo<!--also die Vor- und Darstellung der Welt--> non è una "ri-presenta" o fa una copia mentale, ma originariamente genera e costituisce il mondo.
 
Questo pensiero fondamentale del suo "correlativismo monistico", che conoscenza come relazione tra pensiero e oggetto allo stesso tempo significa la sua assunzione correlativa nel medio del pensiero , è stato posto da Natorp sin dall'inizio al servizio di una concezione onnicomprensiva delle discipline e aree tematiche più disparate come natura e cultura, logica e politica, e soprattutto pedagogia. Tutte le discipline, dalla [[matematica]] alle scienze linguistiche e storiche, dovrebbero contribuire all'educazione del popolo intero e ritrovare in questo modo la via verso la vita e la prassi. Perciò l'opera di Natorp hanno ancor'oggi un profondo significato per la filosofia e pedagogia.