Paul Natorp: differenze tra le versioni
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Il pensiero fondamentale di Natorp si potrebbe riassumere in una singola frase, come: Pensare non vuol solo dire "mettere in relazione" (Lotze), ma pensare vuol dire essere in relazione (rapporto). <!--Denken heißt nicht nur „Beziehen“ (Lotze), sondern Denken heißt in Beziehungen (Verhältnissen) stehen.-->
In questo modo Natorp si collega al programma di una "fondazione concettuale" che parte da [[Gottlob Frege]] – sotto influenza di [[Rudolf Hermann Lotze]] – e che tramite [[Bertrand Russell]] e [[Ludwig Wittgenstein]] portò allo sviluppo della [[filosofia analitica]] e che con il concetto di "regione espressiva" di [[Robert Brandom]] è di nuovo attuale. Mentre nella tradizione di carattere analitico e linguistico-strutturale che si rifà a Wittgenstein, le relazioni sono considerate come "oggetti" o, appellandosi al "common sense" come "mere" relazioni,
Questo pensiero fondamentale del suo "correlativismo monistico", che conoscenza come relazione tra pensiero e oggetto allo stesso tempo significa la sua assunzione correlativa nel medio del pensiero , è stato posto da Natorp sin dall'inizio al servizio di una concezione onnicomprensiva delle discipline e aree tematiche più disparate come natura e cultura, logica e politica, e soprattutto pedagogia. Tutte le discipline, dalla [[matematica]] alle scienze linguistiche e storiche, dovrebbero contribuire all'educazione del popolo intero e ritrovare in questo modo la via verso la vita e la prassi. Perciò l'opera di Natorp hanno ancor'oggi un profondo significato per la filosofia e pedagogia.
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