Il pipistrello: differenze tra le versioni

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===Atto II===
Nella villa di Orlofsky si festeggia e ci si diverte aspettando il principe. Arriva Adele e incontra sua sorella Ida, molto meravigliata della sua presenza. Ma Adele lo è ancor di più, poiché ha ricevuto una lettera in cui, come sappiamo, la sorella la invitava con calore a venire alla festa. «Uno scherzo» le dice Ida, che si vergogna che una donna di rango così basso partecipi a un tale ricevimento: «Rifletti: tu, una cameriera, nella nostra società!» Decide tuttavia di fare buon viso a cattiva sorte presentando sua sorella come un'artista. «Farò del mio meglio» risponde Adele.
Alla festa, Orlofksy trama uno scherzo alle spalle di Eisentesin, perché una volta lo aveva fatto tornare a casa da carnevale vestito da pipistrello. <br>
Ma ecco arrivare il principe Orlofsky con Falke, a cui chiede che cosa potrebbe divertirlo nel corso della festa, dato che si annoia mortalmente. Il dottore ha già un piano: vuole ordire uno scherzo a Eisenstein, per finalmente vendicarsi di quella volta che l'amico, era carnevale, lo aveva fatto tornare a casa, a luce del giorno, vestito da pipistrello.
Intanto, Eisentesin si è mascherato da marchese Renard, e corteggia la bella Olga, in realtà Adele. Alla festa è anche presente Frank, vestito da cavalier Chargin, ed arriva subito dopo una contessa ungherese mascherata: è Rosalinde, che non aveva scoperto l'arresto di Alfred. Tutti la corteggiano, specialmente il marito, che non l'ha riconosciuta. <br>
Ida presenta sua sorella al principe come un'artista esordiente di nome Olga. Falke dice sottovoce che essa sarà un personaggio della sua «pièce» comica.
Alla fine della festa, Eisenstein e Frank si avviano le prigioni, senza che i due sappiano l'identità dell'altro.
Arriva Eisenstein travestito da marchese Renard. Falke chiede al principe di intrattenerlo, mentre cerca di far venire alla festa sua moglie Rosalinde. Orlofsky gli offre da bere e gli dice che la sola sua speranza di divertimento sta nella promessa che Falke gli ha fatto di ridere di lui, il Marchese Renard. Eisenstein rimane un po' interdetto.
Ma la sua meraviglia aumenta quando riconosce Adele. Essa tenta di fargli credere che si sbaglia, che la somiglianza è casuale. Eisenstein alla fine si lascia convincere. A Eisenstein-Renard viene poi presentato il cavalier Chagrin, che altri non è se non il direttore delle carceri travestito. Si instaura subito un rapporto di simpatia tra i due. Alcune dame vorrebbero cenare, ma Falke dice loro che occorre aspettare l'arrivo di una contessa ungherese che vuol mantenere l'incognito e che quindi si presenterà mascherata. Tutti sono molto curiosi. Eisenstein continua a pensare alla strana somiglianza tra Olga e Adele. Tuttavia ne è affascinato: la ritiene infatti assai più graziosa della sua cameriera. Decide quindi di corteggiarla con il suo sistema preferito: agitare sotto il naso della dama un orologio da donna, facendole capire che potrebbe essere un regalo.
Ma ecco giungere finalmente Rosalinde, travestita da contessa ungherese. Falke l'ha informata che suo marito è alla festa e non in prigione. E infatti non tarda a vedere il marito che corteggia... la sua cameriera, la quale indossa un suo vestito! Furibonda esclama: «Il barile di polvere da sparo esploderà soltanto domani, ma farà un rumore terribile!»
Eisenstein-Renard e Frank-Chagrin si avvicinano a Falke che indica loro la contessa. Il marito, che non l'ha riconosciuta decide subito di corteggiarla e le mostra il solito orologio, che lei gli sottrae con grande astuzia per avere una prova irrefutabile del tradimento.
Arriva un gruppo di invitati allegri con il principe Orlofsky. È il momento in cui gli invitati dovrebbero svelare le rispettive identità. Rosalinde non vuole, e canta una csárdás, per far vedere e sentire quant'è ungherese («Klange der Heimat»). Ora gli invitati vogliono che Falke faccia lo scherzo promesso: la storia del pipistrello. A queste parole Eisenstein si ricorda della beffa fatta a Falke e la racconta a tutti: egli, dopo aver fatto in modo che si ubriacasse, lo ha deposto, la mattina presto sotto un albero con il suo costume da pipistrello e l'ha costretto ad attraversare la città vestito in questo modo, deriso da tutti. Questo racconto diverte i presenti, ma è ormai giunta l'ora della cena. Orlofsky canta l'aria dello champagne («Im Fenerstrom der Reben») e tutti fraternamente si vogliono bene a ritmo di valzer («Bruderlein, Bruderlein, und Schwesterlein»). La festa è ormai al culmine. Eisenstein tenta ancora, ma invano, di convincere la "Contessa" a smascherarsi. Alle sei Eisenstein e Frank se ne vanno: tutti e due verso la prigione, ignorando che l'uno è il direttore del carcere e l'altro il carcerato.
 
===Atto III===
In prigione, una guardia ubriaca zittisce Alfred, che nel frattempo aveva fatto chiamare l'avvocato Blind. La situazione inizia a degenerare: Adele recita perché vuole che Frank l'assuma come attrice; Eisenstein arriva per scontare la pena, e gli riferiscono che un altro Eisenstein era già stato arrestato la sera prima; Blind e Rosalinde arrivano, e quest'ultima è interrogata assieme ad Alfred su cos'era successo la sera prima. <br>