Modulo di elasticità: differenze tra le versioni
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Il modulo di elasticità è una grandezza caratteristica di un materiale esprimente il rapporto tra tensione ed allungamento. Dato che esistono 3 tipi principali di [[tensione]] (di [[trazione]], di [[compressione]] e di [[taglio]]), si hanno 3 distinti moduli di elasticità:
* '''modulo di comprimibilità''' definito come rapporto tra la pressione idrostatica σ<sub>c</sub> e la variazione unitaria di volume Δ V / V<sub>0</sub>
* '''modulo di elasticità tangenziale''' o '''di scorrimento''' <math>G = {\tau \over \gamma}</math>
====Le variabili di influenza nei metalli====
Nel seguito si analizzeranno alcune variabili importanti nello studio dei materiali [[metallo|metallici]]. In generale qualsiasi azione che vari la distanza di equilibrio fra gli [[atomo|atomi]] o le forze di legame modifica la tangente alla [[curva di Condon Morse]] e quindi il modulo di elasticità.
* '''Temperatura''': essa aumenta la distanza di equilibrio e quindi il modulo di elasticità.
* '''Composizione chimica''': un elemento inserito in una matrice metallica altera la distanza fra gli atomi e le forze interatomiche, soprattutto se è un non metallo e quindi forma legami più forti. Nelle soluzioni il modulo di Young è quasi lineare, nei sistemi eutettici ha una leggera concavità, in corrispondenza dei composti intermetallici presenta una brusca deviazione di pendenza. Importante è comunque notare che una ristretta variazione della concentrazione del soluto non altera apprezzabilmente il modulo E, che infatti è ritenuto pari a 210 000 N/mm<sup>2</sup> per tutti gli [[acciaio|acciai]] al [[carbonio]] e basso legati.
* '''Incrudimento''': soprattutto su reticoli non CFC, l'effetto è trascurabile.
* '''Anisotropia cristallina''': la [[trafilatura]] a freddo aumenta i moduli elastici misurati nella direzione di lavorazione.
* '''Trattamenti termici''', ad esempio la tempra: hanno un'influenza trascurabile.
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