Discussione:Meccanica quantistica: differenze tra le versioni

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{{vedi anche|Spettro atomico}}
 
Grazie alla scoperta della [[radioattività]] [[decadimento alfa|alfa]] da parte di [[Henri Becquerel]] nel 1896 iniziò uno studio dell'atomo attraverso il bombardamento di diversi materiali con particelle alfa. deiIn materiali.particolare Ll'[[esperimento di Rutherford]] mostrò che la maggior parte della materia atomica doveva essere concentrata in un volume ristretto rispetto alle dimensioni atomiche, chiamatodetto [[nucleo]], rispettoattorno allealla dimensioniquale atomichesi trovavano gli elettroni. VenneFu quindicosì proposto un [[atomo di Bohr|modello planetario]] dell'atomo.
Tuttavia, secondo le leggi dell'elettromagnetismo classico una [[carica elettrica]] accelerata, come un elettrone che compie un'orbita circolare attorno al nucleo sottoposto alla [[forza centripeta]], dovrebbe irradiare onde elettromagnetiche, perdendo così energia e precipitando sul nucleo in un tempo brevissimmo (circa 1 nanosecondo - <math>10^{-9} </math> s)<ref name = "VitaAtomoRutherford"> S. Gasiorowicz - Quantum Physics - 3 ed. - Wiley and sons - Supplemento 1B -[[http://bcs.wiley.com/he-bcs/Books?action=mininav&bcsId=1533&itemId=0471057002&assetId=17327&resourceId=1342&newwindow=true PDF scaricabile]]</ref>, cioè non esisterebbero atomi stabili.
Contemporaneamente si iniziò l'indagine degli [[spettro atomico|spettri atomici]] grazie all'affinamento delle tecniche di [[spettroscopia]], ossia mediante l'analisi della luce emessa da un [[gas]] a bassa [[pressione]] nel quale viene fatta scorrere della [[corrente elettrica]]. Contrariamente alle previsioni della meccanica classica lo spettro osservato consisteva di righe anzichè di bande continue. Furono formulate alcune leggi empiriche, tra le quali possiamo citare il [[principio di combinazione di Ritz]] o la [[formula di Balmer]], che ottennero un buon accordo con i risultati sperimentali ma che erano inspiegabili dal punto di vista classico.
Nel 1913 il fisico [[Danimarca|danese]] [[Niels Bohr]] propose una nuova teoria per l'atomo di idrogeno, essa si fondava sui seguenti [[postulato|postulati]]:
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