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Poiché ''Herþjófr'' era molto bellicoso, anche il suo regno era spesso oggetto di scorrerie; così fece erigere delle cataste di [[legno]] sulla cima delle [[montagne]] da incendiare nel caso di un'invasione nemica e Víkarr aveva il compito di stare a guardia di ''Fenhring'' insieme a tre soldati. Così, dato che era vicino al luogo dove si trovava il fratellastro, un giorno Víkarr decise di andarlo a trovare e vide che Starkaðr era già un ragazzino piuttosto robusto per avere dodici anni: aveva la [[barba]] e si dimostrava piuttosto indolente, tanto che amava trastullarsi accanto al fuoco. Dopo aver visto che Starkaðr era così in forze, Víkarr decise di armarlo e partirono con una nave.
 
Dopo aver radunato dodici uomini, i due andarono in cerca del re ''Herþjófr'' per vendicarsi del torto subito nove anni prima e lo scontro fra di loro fu durissimo: il re aveva molti soldati ma le trippe di Víkarr erano meglio addestrate e più agguerrite. Alla fine della battaglia, il re morì con tutti i suoi seguaci mentre non vi fu nemmeno un caduto fra le schiere di Víkarr. Così il giovane si impadronì di tutte le navi del defunto re e si recò ad [[Agder]]<ref>In [[lingua norrena|norreno]] ''Agðir''</ref>, dove una volta vi era il regno di suoAraldo, padreinsieme Araldoa tutti coloro che una volta erano stati amici del padre.
 
Dopo aver stabilito il proprio dominio, Víkarr fece tante imprese gloriose con Starkaðr sempre al suo fianco, e il giovane condottiero si distinse a tal punto che gli fu regalato un anello d'[[oro]] pesante 3 ''merkr''<ref>Poiché 1 ''mörk'' (al pl. ''merkr'') corrisponde a circa 204/215 [[grammo|grammi]], è più probabile che per anello si intendesse un bracciale o un collare</ref>.
 
. Si tratta di un tipico eroe [[Odino|odinico]].
 
Figlio di giganti, Starkaðr dovette scontare l'ostilità del dio [[Thor]], il quale, tuttavia, gli tagliò le braccia in eccesso con cui era nato, segno della sua mostruosità.
 
Durante la sua vita Starkaðr fu avvicinato da Odino, il quale, con una sorta di inganno, ottenne che l'eroe gli sacrificasse, tramite impiccagione, il re [[Vikarr]].
 
Odino diede a Starkaðr molti doni, quali una vita lunga, grandi ricchezze e una straordinaria capacità nella poesia, ma il dio Thor ribatté con altrettante maledizioni, per cui, ad esempio, Starkaðr non riusciva a ricordare nulla dei versi che componeva.
 
==Note==