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Durante quella notte, all'incirca verso la [[mezzanotte]], Hrosshárs-Grani svegliò Starkaðr e lo invitò ad andare con lui; presero un'imbarcazione e remarono fino ad un'isoletta internta. Poi salirono verso la foresta e, giunti nel bosco, trovarono una radura, dove si teneva un'assemblea. Sugli scranni sedevano undici uomini e il posto del dodicesimo era vuoto: Hrosshárs-Grani si sedette in quel posto vuoto e tutti gli altri diedero il benvenuto a [[Odino]]. Il dio disse che i giudici dovevano decidere il destino di Starkaðr.
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*Allora Thor prese la parola e disse: «Álfhildr, nonna paterna di Starkaðr, scelse come padre per suo figlio un saggio gigante anziché Ásaþórr, e io decido per questo Starkaðr: che egli non abbia mai né figli né figlie e si estingua in tal modo la sua stirpe».
*Odino rispose: «Questo io decido per lui: che egli debba vivere tre vite umane».
*Thor disse: «Egli compirà un'azione infame in ciascuna vita<ref>Secondo il racconto della ''[[Saga di Gautrekr]]'', questa [[maledizione]] è attribuita a Thor; nel ''[[Gesta Danorum]]'', invece, viene indicata come volontà di Odino</ref>».
*Odino rispose: «Questo io decido per lui: che abbia le migliori armi e i migliori abiti».
*Thor disse: «Questo io decido per lui: che egli non possieda mai né terre né tenute».
*Odino disse: «Io gli do il possesso di molti beni mobili».
*Thor rispose: «Questo io gli impongo: che non gli sembri mai di possedere abbastanza».
*Odino disse: «Io gli do vittoria e abilità in ogni competizione».
*Thor rispose: «Questo io gli impongo: che in ogni battaglia abbia inferte gravi ferite».
*Odino disse: «Io gli do la poesia così che egli componga versi con la stessa velocità con cui parla».
*Thor rispose: «Egli non ricorderà ciò che ha composto».
*Odino disse: «Questo io decido per lui: che egli parrà eccelso agli uomini eccellenti e migliori».
*Thor rispose: «Odioso egli parrà a tutta l'altra gente»
|Gianna Chiesa Isnardi, ''I miti nordici'', pagg 418-419}}
==Note==
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