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Quando Ingjaldr tornò dalla battuta di [[caccia]], vide com'era stato trattato l'uomo a cui era stata affidata la sua educazione tanti anni prima e rimproverò la regina, che da quel momento prese a trattarlo con la più servile adulazione. Nonostante questo cambiamento nel trattamento ricevuto, Starkaðr, disgustato dal lusso della corte, dall'eccessiva cura che si aveva nei confronti del cibo e da vedere come la moderazione di un tempo fosse diventata dissolutezza e corruzione, non nascondeva il suo fastidio. La regina, credendo di riuscire a scacciare la collera con doni, gli offrì una coroncina e gliela pose sul grembo durante la cena; Starkaðr considerò questo gesto un'offesa piuttosto che un omaggio e reagì male, scagliandogliela in faccia. Infine, non sopportando i suoi tentativi di cattivarsi l'approvazione e non potendo più trattenersi, sfogò tutta la sua indignazione recitando versi di rimprovero e incitando Ingjaldr a vendicarsi di suo padre.
In seguito si narra che Starkaðr abbia combattuto di fianco ad un re di nome ''Rögnvaldr''<ref>''Regnaldus'' nel ''Gesta Danorum''</ref> ("potente [come gli] dèi") nella battaglia in [[Zelanda (isola)|Sjælland]]: questa battaglia fu importante perché per la prima volta si diede alla fuga.
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In seguito divenne guerriero del re [[vichingi|vichingo]] ''[[Haki]]'', ma lo abbandonò quando questi, con l'intenzione di vendicare il fratello ''[[Hagbarðr]]'', si scagliò contro Re [[Sigarr]] suo uccisore; Starkaðr, infatti, un tempo aveva ricevuto ospitalità da quest'ultimo.
===La battaglia del Brávellir===
Infine, Starkaðr è ricordato come condottiero del re [[norvegia|norvegese]] ''[[Onela|Áli il Prode]]'', alleato di [[Sigurðr Hringr]]. È noto che questi combatté contro [[Harald Hildetand|Araldo Dente di battaglia]] nella famosa [[Battaglia del Brávellir]], alla quale parteciparono moltissimi fra i più celebri re e campioni norreni e per la quale i due eserciti si prepararono per un periodo di sette anni. Starkaðr era nella compagine di Sigurðr Hringr: incitato da questi, l'eroe norreno combatté audacemente, venendo anche gravemente ferito.▼
▲Infine, Starkaðr è ricordato come condottiero del re [[norvegia|norvegese]] ''[[Onela|Áli il Prode]]'', alleato di [[Sigurðr Hringr]]. È noto che questi combatté contro [[Harald Hildetand|Araldo Dente di battaglia]] nella famosa [[Battaglia del Brávellir]] ("campi luminosi"), alla quale parteciparono moltissimi fra i più celebri re e campioni norreni e per la quale i due eserciti si prepararono per un periodo di sette anni. Starkaðr era nella compagine di Sigurðr Hringr: incitato da questi, l'eroe norreno combatté audacemente, venendo anche gravemente ferito. Si narra che una [[skjaldmö]] di nome ''Vébjörg'' ("protettrice del luogo sacro") gli avesse inferto un colpo al mento così che esso penzolasse; Starkaðr allora lo sorresse stringendo la [[barba]] fra i [[dente|denti]]. Stakaðr, in quella battaglia, uccise molti guerrieri [[danimarca|danesi]], poi incontrò la donna guerriera Visina ("saggia") che portava lo [[stendardo]], alla quale mozzò la [[mano]].
In seguito, l'eroe affrontò altri guerrieri e li uccise tutti, tuttavia non senza aver ricevuto molte ferite gravi: una al [[collo]], tanto profonda che vi si poteva vedere attraverso; una al [[petto]], sicché i [[polmone|polmoni]] fuoriuscivano; inoltre un dito della mano destra era stato amputato. Alla fine, l'esercito di [[Sigurðr Hringr]] ebbe la meglio sui danesi e in seguito il sovrano si incontrò con i ''Gjúkungar'' ("i discendenti di [[Gjúki]]"), e fu in questa frangente che Starkaðr ebbe modo di affrontare [[Sigfrido|Sigurðr]]<ref>Starkaðr è ricordato insieme a Sigurðr anche nel ''[[Flateyjarbók]]'', dove si narra che questi due eroi sono nell'[[inferno]] insieme</ref>, l'uccisore di [[Fáfnir]], che gli assestò un colpo con l'impugnatura della spada così forte da fargli perdere due denti<ref>In merito a uno di questi due denti persi a causa di Sigfrido vi è una leggenda: si narra infatti che questo, dal peso di sette ''aurar'' (al singolare ''eyrir'', un'unità di peso che corrisponde un ottavo di ''mörkr'', ovvero circa 30 grammi) era stato portato in [[Danimarca]] come se fosse una [[reliquia]], dove lo si poteva vedere attaccato alla [[corda]] di una [[campana]]. Nel suo peso sono state enfatizzate ancora una volta le dimensioni di Starkaðr, più simile ad un gigante che ad un uomo. Nell'''Islandske annaler'' viene riportato che uno di questi denti era conservato da [[Aquisgrana]] insieme alla spada di Sigfrido]]</ref> e costringerlo alla fuga.
==Note==
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