Metodo delle rigidezze: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Poeta60 (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Poeta60 (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Riga 3:
Il metodo delle rigidezze è indifferente al carattere [[isostaticità|isostatico]] o [[iperstaticità|iperstatico]] della struttura e risulta particolarmente indicato per l'analisi di strutture ad elevato grado di iperstaticità. Infatti, contrariamente al [[metodo delle forze]], il metodo delle rigidezze non risulta appesantito dall’aumento del grado di iperstaticità della struttura. Al contrario, l’aumento del grado di iperstaticità mediante l’introduzione di ulteriori [[vincolo|vincoli cinematici]] comporta una riduzione del numero di parametri nodali indipendenti e, quindi, una semplificazione del sistema di equazioni di equilibrio nodale cui il metodo delle rigidezze perviene.
 
Il metodo delle rigidezze si presta ad una rappresentazione formale di tipo vettoriale e quindi ad una implementazione in codice di analisi automatica.: Essoesso rappresenta il prototipo naturale dell'analisi matriciale delle strutture dai cui termini sono nati i moderni [[Metodo degli elementi finiti|metodi agli elementi finiti]].
 
[[Immagine:FrameNodesBeams.png|600px|thumb|Una travatura come assemblaggio di travi e nodi]]