Sonata in si minore (Liszt): differenze tra le versioni

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Storia: corretto fantasia di schumann da op. 7 a op. 17
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D'altronde, Liszt quando affronta la composizione della Sonata ha già al proprio attivo i primi Studi di esecuzione trascendentale, le prime raccolte di Années de Pélerinage, e ancora Mazeppa e alcune Parafrasi da opere: tutte musiche che hanno al loro interno un programma, e non si può non riconoscere che anche la Sonata sia influenzata da tale prassi. Dunque quest' opera è un vero e proprio "pezzo unico", più affine al Poema sinfonico che alla musica pianistica di Beethoven, il quale rifugge sdegnosamente (e ne ha ben d'onde, essendo il Romanticismo ai suoi primi vagiti) gli eroici furori lisztiani.
 
Questo è, forse, il milieu creativo nel quale va inquadrato l'ascolto della Sonata in si minore, composta tra il 1852 e il 1853, pubblicata nel 1854 da "Breitkopf & Hartel" a Lipsia e dedicata a Robert Schumann (che a sua volta nel 1839 gli aveva dedicato la sua Fantasia op. 717). Soppiantata la forma di Sonata, Liszt inserisce una struttura ciclica - ritroviamo un processo affine in Wagner, al quale la Sonata piacque molto, e in Franck - che vede ritornare spunti e temi per tutta l'opera, che combina al suo interno gli elementi musicali del Recitativo, della Fantasia e della Variazione.
 
 
==Analisi della Composizione==