Eugène Ionesco: differenze tra le versioni
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*Visione onirica del reale
*Introspezione psicoanalitica molto profonda (in [[Vittime del dovere]] proprio quando la trama sembra una parodia dell'inchiesta poliziesca, il personaggio Choubert sposta l'attenzione sul proprio io, scavando nel profondo e trovando immagini d'infanzia. Esprime così il suo dolore: "''Padre, noi non ci siamo mai capiti... Puoi ancora sentirmi? TI obbedirò, perdonaci, noi ti abbiamo perdonato... Mostra il tuo volto!''").
[[Immagine:IONESCO.JPG|right|200px|thumb|Tomba di
Se il pubblico iniziò a interessarsi a lui, le polemiche furono feroci e altrettanto numerose. Per difendere il proprio modo di fare teatro, Ionesco fece conferenze, scrisse saggi, rilasciò interviste e, nel [[1955]], fa un ''impromptu'', un "improvviso" (Impromptu de l'Alma), dove egli stesso entra in scena. Attaccato da tre "dottori in teatrologia", Bartolomeo I, II e III che citano [[Aristotele]], [[Jean-Paul Sartre|Sartre]] e [[Bertold Brecht|Brecht]], Ionesco si difende e si giustifica.
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