Confino: differenze tra le versioni

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Il '''confino''' politico era la situazione di relegamento coatto di un oppositore politico.
 
Il confino era, nel periodo [[fascismo|fascista]] in Italia, sinonimo di messa al bando dalla società civile e di reclusione su remote isole dell'Italia,. Al confino finirino i più grandi intellettuali antifascisti, forzatamente dispostiisolati su minuscole porzioni di terra in mezzo al mare (Pantelleria, Ustica, Ventotene, Tremiti, per citare le isole più utilizzate) o in paesi della [[Lucania]] (ad es. Roccanova), così da separarli fisicamente, moralmente e socialmente da qualsiasi contatto con il resto del Paese.<br/>
Il confino aveva una durata massima di 5 anni, che tuttavia potevano essere rinnovabili.
 
Nel periodo fascista il confino politico fu applicato anche, dopo l'approvazione delle [[leggi razziali]] del [[1938]], agli [[omosessualità|omosessuali]], accusati di "attentato alla dignità della razza".
 
L'ideologia fascista propugnata da Bocchini voleva far credere che [[Benito Mussolini|Mussolini]] mandava i suoi avversari politici in vacanza. Questo fatto non è vero, come testimoniano le lettere dal confino di Gramsci. I confinati venivano tradotti nelle isole in catene e venivano assimilati ai delinquenti comuni, facendo passare l'idea che un oppositore politico fosse naturalmente un delinquente.
 
ViTra èle un"amenità" fattosul curiosoconfino (oltre alla battuta di Silvio Berlusconi sulle "vacanze" di regime), un aneddoto raccontato in una intervista inedita a [[Indro Montanelli]] raccolta nel [[1999]] e pubblicata su [[Libero (quotidiano)|Libero]] il [[6 agosto]] [[2006]]: un noto giornalista, al proprio fidanzamento, si era fatto scappare all'ambasciatore inglese che i servizi italiani sapevano decifrare i loro codici nei messaggi radio. Per scoprire se fosse effettivamente vero l'ambasciatore fece mandare un messaggio con scritto ciò che il giornalista gli aveva rivelato. I servizi lo scoprirono e dapprima lo vollero condannare alla fucilazione, poi a 30 anni di carcere, infine al confino in un paesino della Calabria; poi, dato che soffriva di problemi respiratori, fu mandato ad [[Amalfi]] dove, dato che era sposato con una donna ricca, affittò un intero piano di un albergo. Dopo 7 mesi il confino fu revocato.
 
Per la maggior parte dei casi gli oppositori politici venivano isolati dalla vita sociale, privati del loro lavoro, allontanati dalla famiglia che spesso si trovava a vivere in condizioni di difficoltà.