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Famoso e/o famigerato fascista dissidente. Prima della [[prima guerra mondiale]] fu un anarchico individualista, e, come il conterraneo [[Benito Mussolini]], di cui era inizialmente amico, collaborò al giornale socialista "La lotta di classe"; fu fervente interventista fin dall'agosto del 1914. In quegli anni si stabilì a [[Bologna]], dove lavorò come ferroviere. Nei primi [[Anni 1920|anni '20]] fondò il secondo [[Fasci italiani di combattimento|Fascio di combattimento]] nella città felsinea; nel [[1921]] divenne deputato e, dopo la [[Marcia su Roma]], vice-segretario generale del [[Partito Nazionale Fascista]]. Nel [[1926]] divenne [[podestà]] di Bologna, carica che lasciò nel [[1929]] per la poltrona di sottosegretario agli [[Ministero dell'Interno|Interni]].
 
Ricoprì molti incarichi anche in ambito sportivo: a cavallo tra gli anni '20 e [[Anni 1930|'30]] fu presidente del [[CONI]] e della [[FIGC]], diede il via all'importante riforma del campionato di [[calcio (sport)|calcio]] e ottenne l'organizzazione dei [[Campionato mondiale di calcio 1934|Mondiali del 1934]].<br>