Testimonium Flavianum: differenze tra le versioni
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== ''Antichità giudaiche'' e ''testimonium flavianum'' ==
{{quote|Ci fu verso questo tempo Gesù, uomo saggio, se pure bisogna chiamarlo uomo: era infatti autore di opere straordinarie, maestro di uomini che accolgono con piacere la verità, ed attirò a sé molti Giudei, e anche molti dei greci. Questi era il Cristo. E quando Pilato, per denunzia degli uomini notabili fra noi, lo punì di croce, non cessarono coloro che da principio lo avevano amato. Egli infatti apparve loro al terzo giorno nuovamente vivo, avendo già annunziato i divini profeti queste e migliaia d’altre meraviglie riguardo a lui. Ancor oggi non è venuta meno la tribù di quelli che, da costui, sono chiamati Cristiani.|''Antichità giudaiche'', XVIII, 63-64}}▼
[[Flavio Giuseppe]] era un nobile ebreo, membro del [[Sinedrio]] che combatté contro i Romani durante la [[prima guerra giudaica]] (66-74), per poi essere catturato e collaborare col generale e successivamente imperatore [[Tito Flavio Vespasiano]]. Trasferitosi a Roma alla corte imperiale, scrisse due opere storiche in [[lingua greca]], la ''[[Guerra giudaica (Flavio Giuseppe)|Guerra giudaica]]'' ([[75]]), in cui racconta la rivolta ebraica e la sua soppressione da parte di Vespasiano, e le ''[[Antichità giudaiche]]'' ([[93]]), in cui narra la storia del suo popolo da [[Abramo]] ai suoi tempi.
Nelle ''Antichità'' racconta della condanna a morte per lapidazione di [[Giacomo il Minore]], avvenuta nel [[62]] in questi termini:
{{quote|Anano [...] convocò il sinedrio a giudizio e vi condusse il fratello di Gesù, detto il Cristo, di nome Giacomo, e alcuni altri, accusandoli di trasgressione della legge e condannandoli alla lapidazione|Flavio Giuseppe, ''Antichità giudaiche'', xx.200}}
Il secondo brano, quello propriamente noto come ''testimonium flavianum'', afferma:
▲{{quote|Ci fu verso questo tempo Gesù, uomo saggio, se pure bisogna chiamarlo uomo: era infatti autore di opere straordinarie, maestro di uomini che accolgono con piacere la verità, ed attirò a sé molti Giudei, e anche molti dei greci. Questi era il Cristo. E quando Pilato, per denunzia degli uomini notabili fra noi, lo punì di croce, non cessarono coloro che da principio lo avevano amato. Egli infatti apparve loro al terzo giorno nuovamente vivo, avendo già annunziato i divini profeti queste e migliaia
== Versione araba del X secolo ==
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== Note ==
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== Bibliografia ==
* Feldman, Louis H (1989), "A Selective Critical Bibliography of Josephus", in Feldman, Louis H & Hata, Gohei, ''Josephus, the Bible, and History'', Leiden: E.J. Brill, ISBN 9004089314
{{portale|cristianesimo|Gesù}}
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