Germano Nicolini: differenze tra le versioni
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Di formazione cattolica, partecipa alla guerra di [[Resistenza italiana|Liberazione]] diventando comandante del terzo battaglione [[Squadre_di_azione_patriottica|SAP]] della 77ª brigata Manfredi, con il nome di battaglia "Diavolo".
==Il delitto di Don
Finita la guerra, giovanissimo divenne sindaco di Correggio, in una zona e in un periodo ancora turbati dalle vendette e dai delitti di stampo politico.
Tra questi delitti, fece molto scalpore l'assassinio di Don [[Umberto Pessina]], parroco a Correggio, il [[18 giugno]] [[1946]]. Del delitto vennero accusati [[Ello Ferretti]], [[Antonio Prodi]] e lo stesso sindaco comunista di Correggio, Germano Nicolini.
Condannati a 22 anni di carcere, scontarono 10 anni di pena in cella, mentre i veri responsabili rimasero liberi, protetti da un intreccio di paure e omertà che legava gli ambienti cattolici e della [[Democrazia Cristiana|DC]], ansiosi di trovare dei capri espiatori, e lo stesso [[Partito Comunista Italiano|PCI]], che preferì proteggere la fuga dei veri responsabili per calmare la situazione e non riaprire un caso che avrebbe potuto far emergere eventuali responsabilità di dirigenti locali (frattanto che William Gaiti, il vero assassino, abbandonava il suolo italiano).
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