Utente:Moe/Sandbox: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Moe (discussione | contributi) |
Moe (discussione | contributi) |
||
Riga 35:
Neun Tage nach der feierlichen Zeremonie vom 8. September 1156 wurde nach weiteren Verhandlungen das ''Privilegium minus'' ausgestellt. Mittels lehnsrechtlicher Regelungen gelang es [[Friedrich I. (HRR)|Friedrich Barbarossa]], eine langfristige Lösung für verschiedene Komponenten des Konflikts um das Herzogtum Bayern zu finden.
===La soluzione del conflitto===
Nove giorni dopo la cerimonia solenne, e dopo ulteriori trattative, venne emanato il ''Privilegium minus'', che garantì una soluzione al lungo termine del conflitto sorto attorno al ducato di Baviera.
'''a) La trasformazione della [[marca (circoscrizione)|marca]] in [[ducato]]'''
Nel testo del ''Privilegium minus'' la trasformazione della marca in ducato viene giustificata con l'''honor et gloria'' di Enrico Jasomirgott, il quale non doveva rinunciare all'onore e alla gloria connessi con il titolo di [[duca]].
Infatti non sarebbe stato accettabile degradare Enrico Jasomirgott da duca a [[margravio]], perché questi non aveva commesso alcunché di disdicevole. Inoltre, se questo fosse accaduto, [[Enrico il Leone]] gli sarebbe stato gerarchicamente superiore, ed Enrico Jasomirgott avrebbe dovuto rispondere nei suoi confronti delle sue decisioni. Questo punto dimostra quanto importanza fosse attribuito allo status dei personaggi coinvolti nel conflitto.
Il ducato venne assegnato a Enrico Jasomirgott presevando tutti i diritti che il margravio Leopoldo aveva ricevuto dal ducato di Baviera (''…, que quondam marchio Livpoldus habebat a ducatu Bawarie''). Ciò significa che Enrico conservava, anche da duca, le medesime prerogative che aveva come margravio. Questo punto era decisivo, in quanto Enrico intendeva sì assumere il titolo di duca, ma non voleva rinunciare alle prerogative di margravio, in particolare quella di poter richiedere prestazioni finanziarie dai beni ecclesiastici, cosa che, come duca, non gli sarebbe stata possibile, per via dell'immunità e della tutela reale sui beni ecclesiastici.
Per Enrico il Leone il rafforzamento dei [[Babenberger]] rappresentò un duplice indebolimento: in primo luogo la Baviera perdeva la marca austriaca. In secondo luogo, la Baviera diventava un ducato interno al regno, alla stregua della [[Svevia]]: I [[Welfen]] avevano ottenuto il ducato di Baviera, ma, essendo il ducato lontano dai confini del regno, non poteva esercitare i compiti della difesa e dell'allargamento dei confini. In questo modo Enrico il Leone poteva esercitare la sua potenza solo nel nord della [[Sassonia]].
Questo rafforzamento dei Babenberger e il contemporaneo indebolimento dei Welfen andava incontro anche alle intenzioni di Federico Barbarossa, che puntava a cercare un contrappeso alla potenza di Enrico il Leone, il più potente tra i principi del regno. Federico era riuscito a trovare una soluzione accettabile per tutte le parti, e della quale fu lui a profittare in massimo grado, in quanto ottenne da Enrico il leone i contingenti militari necessari per le sue campagne in Italia, ed ebbe i Babenberger dalla propria parte grazie ai privilegi loro concessi. Inoltre la soluzione del conflitto, avvenuta senza che vi fosse spargimento di sangue, contribuì al mantenimento del [[Landfrieden]], fatto particolarmente importante durante l'assenza del sovrano.
'''b) Die libertas affectandi'''
|