Espansione islamica: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Age-of-caliphs.png|350px|thumb|right|Espansione dall'Islam tra VII e VIII secolo {{legenda|#a1584e|Espansione sotto il profeta [[Maometto]], 622-632}} {{legenda|#ef9070|Espansione durante il [[califfato elettivo]], 632-661}} {{legenda|#fad07d|Espansione durante il califfato [[omayyade]], 661-750}}]]
L''''espansione islamica''' è quel periodofenomeno storicoverificatosi durantea ilpartire qualedal iVII secolo ad opera dei seguaci dell'[[Islam]] ([[dapprima [[Arabi|arabi]], poi anche [[Persiani]], [[Turchi]], [[Berberi]], [[Indiani]] o [[Africa]]ni) che riuscirono a conquistare un vastissimo impero, che raggiunseproseguì lanella sua massima espansione nelfino [[751]]al primaXVIII dellasecolo rotturagrazie internaall'[[Impero ottomano]] e la frammentazione in dueall'Impero [[califfato|califfatiMoghul]]. Sebbene l'unificazione delle tribù beduine iniziòfosse iniziato con lo stesso profeta [[Maometto]], egli non era interessato alla creazione di un vero e proprio Stato, per cui l'espansione vera e propria viene in genere datata a partire dalla sua morte nel [[632]] fino, tradizionalmente,nei allatre [[Battagliacontinenti didell'Asia, Poitiers (732)|battaglia di Poitiers]] a ovest ([[732]])dell'Africa e fino alla [[battaglia di Talas]] a est ([[751]])dell'Europa.
 
==Premesse==
Le popolazioni [[beduini|beduine]] che abitavano la [[penisola arabica]] erano considerate una minaccia innocua dai due grandi imperi interessati alla zona: quello [[Impero bizantino|bizantino]] e quello [[impero persiano|persiano]] [[sasanide]]. Il primo, nel [[III secolo]], avevanoaveva favorito la nascita del regno arabo dei [[Ghassanidi]], tra Petra e Palmira; il secondo appoggiava invece quello dei [[Lakhmidi]], con centro aad [[Miraal-Hira]]. L'[[Impero di Axum]] infine, alleato di Bisanzio e centro di cultura cristiana-[[monofisita]], aveva conquistato lo [[Yemen]], ripreso poi alla fine del VI secolo dai Persiani:. laLa [[guerra etiopico-persiana]] rovinò gravemente la florida economia yemenita, distruggendo il vitale sistema di dighe a canali che garantiva la straordinaria fertilità della regione. La riduzione delle aree coltivabili e delle [[oasi]] di ristoro sconvolse i traffici dei beduini, privati ormai delle derrate fresche e dei luoghi di ristoro yemeniti, e costrinse un'ampia fetta di popolazione a migrare verso nord, aumentando la popolazione e l'importanza di città quali [[La Mecca]] e [[YatribYathrib]].
 
All'inizio del [[VII secolo]], [[Maometto]] riuscì a fare degli Arabi una nazione, fondando uno [[Teocrazia|statoStato teocratico]]. Alla morte del Profeta, nel [[632]], bizantiniBizantini e persianiSasanidi erano stremati da un durissimo conflitto che, protrattosi ormai da un secolo, con alterne vicende aveva visto la vittoria dei primi: nel [[614]] i persianiPersiani avevano conquistata e rasa al suolo [[Gerusalemme]], trafugando anche le reliquie della [[santaSanta Croce]]; nel [[626]] erano arrivati alle mura di [[Costantinopoli]] ma, nel [[628]], [[Eraclio I]] aveva incalzatoavviato una furenteun'efficace riscossa che aveva portato alla vittoria nel [[628]] cone lall'occupazione della capitale nemica di [[Ctesifonte]]. In seguito a questa sconfitta i persianiPersiani erano entrati in una grandegravissima crisi politica e dinastica, ma anche i bizantiniBizantini erano esausti dalla causa dell'ingente sforzo militare ed economico.
 
Questi due colossi temevano la minaccia delle tribù nomadi, ma la loro attenzione era unicamente rivolta a quelle provenienti dalle steppe eurasiatiche, mentre i beduini arabi, da sempre esclusivamente impegnati in scorrerie tra di loro, non erano tenuti in considerazione. Per questo l'avanzata araba fu tanto potente quanto inaspettata.
 
==Il califfato ereditario (632-661)==
Dopo la morte di Maometto, gli arabiArabi avevano trovato coesione attraverso la nuova comune spiritualità, ma non era stato creato alcuno Stato. Venne scelto all'interno della suadell'''élite'' famigliadominante un successore, che continuasse l'attività di vicario di Dio (il ''KhalifaKhalīfa'', italianizzato in [[califfo]]): [[Abu Bakr]], che non era un "re", ma solo il successore politico di Maometto e il luogotenente di Dio sulla terra. Da allora si successerosuccedettero altri califfi, sempresenza\alcun sceltivincolo instretto manieradi elettivaparentela, fino al [[661]], quando col primo califfo [[Omayyadi|omayyade]], [[Mu'awiya ibn Abi Sufyan|Muʿāwiya b. Abī Sufyān]], la capitale fu spostata a [[Damasco]] e salìfino al potere750, unaanno veradella ecaduta propriadella dinastia, la [[Omayyade]]omayyade.
 
Nei trent'anni del califfato elettivo le conquiste degli arabiArabi furono sorprendentemente rapide e durature. Nel [[637]] veniva conquistata [[Ctesifonte]] e l'impero persiano, che per un millennio circa era stato una delledegli antagonisti più allarmantipoderosi e pericolosi preoccupazione per l'[[Impero romano]] e poi per quello bizantino, fu cancellato come neve al sole entro il [[645]] circa. All'imperoImpero bizantino vennero strappare le ricchissime e popolose regioni della [[Siria]], [[Palestina]] ([[633]]-[[640]]) ed [[Egitto]] ([[639]]-[[646]]). Nel [[638]] veniva occupata [[Gerusalemme]], nel [[642]] la metropoli di [[Alessandria d'Egitto]]. Dall'Egitto si proseguì fino alla [[Nubia]], a sud, ed alla [[Tripolitania]], ad ovest.
 
Con la conquista del litorale del mediterraneoMediterraneo sud-orientale, gli arabiArabi ottennero, oltre ad Alessandria ed [[Antiochia]], due dei più grandi porti ed empori del tempo, anche la capacità di creare presto una flotta con ottimi marinai. Nel [[649]] venne attaccata [[Cipro]] e nel [[652]] si registrarono modeste scorrerie in [[Sicilia]]. Nel [[655]] la [[Battaglia di Phoenix|battaglia navale]] lungo le coste della [[Licia (regione storica)|Licia]] ruppe la tradizionale supremazia bizantina in mare, con una disastrosa sconfitta delle 500 navi capitanate dallo stesso ''[[basileus]]'' [[Costante II]].
 
Ci si è interrogati su come sia stata possibile una conquista tanto rapida di aree così vaste e popolose. Sicuramente si deve considerare la stanchezza delle popolazioni locali verso il duro e rapace dominio bizantino: gli arabi infatti offrivano paradossalmente una maggiore libertà religiosa ai cristiani "eretici" (dominavano in queste zone infatti le eresie [[monofisita]] e [[nestoriana]], duramente avversate da Bisanzio) e richiedevano il pagamento di un tributo che era più leggero della tassazione imperiale.
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Col tempo i cristiani delle zone già bizantine poterono valutare i vantaggi della conversione all'Islam e della possibilità di fare carriera nell'amministrazione califfale: i convertiti ottenevano i pieni diritti civili ed erano tenuti solo al versamento dell'elemosina legale (''[[zakat|zakāt]]''). Già dieci anni dopo la morte di Maometto l'Islam non era più una comunità di soli arabi. La lingua del califfato era comunque soltanto l'[[lingua araba|arabo]], lingua della preghiera e del testo sacro del [[Corano]]. Si creo così gradualmente una comunità arabofona con componenti etniche via via più varie, man mano che procedeva l'espansione.
 
Una prima crisi dell'Islam si ebbe tra il [[656]] e il [[661]] quando [[Alì]], cugino e genero di Maometto, insorse contro il califfo [[Othman ibn Affan|'Uthman b. 'Affan]], fondatore della dinastia [[umayyadeOmayyadi|omayyade]]. Entrambi vennero poco tempo dopo assassinati e dai loro seguaci si instaurò la storica frattura tra [[sunniti]] (che riconoscono la ''[[Sunna]]'', gli scritti con detti e fatti del Profeta) e gli [[sciiti]] (che non riconoscono la ''Sunna'', né l'autorità califfale, ma solo Alì quale legittimo successore di Maometto). Tra gli sciiti si ebbe un ulteriore scisma con la formazione del gruppo dei [[kharigiti]], che sostenevano il principio radicale secondo il quale qualsiasi fedele può ricoprire la carica di califfo.
 
==La dinastia omayyade (661-750)==