Daniel Toroitich arap Moi: differenze tra le versioni

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|Attività = politico
|predecessore=[[Jomo Kenyatta]]
|inizio presidenza=[[22 Agostoagosto]] [[1978]]
|termine presidenza=[[30 Dicembredicembre]] [[2002]]
|successore=[[Mwai Kibaki]]
|partito=[[Kenya African National Union]]
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==Vicepresidenza==
 
Dopo l'indipendenza, il [[12 Dicembredicembre]], [[1963]], Kenyatta convince Moi che i rispettivi partiti KADU e KANU devono unirsi per completare il processo di decolonizzazione. In Kenya pertanto si instaura di fatto un regime a partito unico, dominato dall'alleanza Kĩkũyũ-Luo. Con un riguardo particolare sulle terre fertili della rift valley abitate dai membri dell'etnia di Moi, le tribù dei Kalenjin, Kenyatta si assicura il suo appoggio, prima promuovendo Moi come Ministro dell'Interno nel [[1964]], e successivamente a Vice-Presidente del Kenya nel [[1967]]. Come membro delle tribù minoritarie Moi costituiva un compromesso accettabile dalle etnie maggioritarie. Moi fu eletto nell'Assemblea Nazionale, il Parlamento del Kenya nel 1963 per la Baringo North Constituency (distretto di Baringo del Nord). Dal 1966 sino al suo ritiro nel 2002 ha lavorato per la Baringo Central Constituency.
 
Moi fronteggiò l'opposizione dell'elite dei Kikuyu conosciuta come la Kiambu Mafia che avrebbe preferito uno dei suoi candidabili alla elezione a Presidente. Questo si tradusse in un tentativo di modifica della costituzione per evitare che il vice-presidente assumesse la carica automaticamente alla morte del Presidente. Tuttavia Kenyatta resistette alle pressioni e salvaguardò il ruolo di Moi.
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==Presidenza==
 
Così alla morte di Kenyatta il [[22 Agostoagosto]] [[1978]], Moi divenne presidente e prestò giuramento.
Godette di popolarità diffusa in tutto il Paese. Iniziò a ricercare un contatto diretto con le popolazioni, in antitesi con lo stile di Kenyatta, più chiuso nelle stanze del potere.
 
Il [[1 Agostoagosto]] [[1982]] un gruppo di ufficiali dell'aeronautica guidati da [[Hezekiah Ochuka]] tentarono un colpo di stato facendo inizialmente soccombere le forze leali al Presidente.
 
Moi colse l'opportunità per cacciare gli oppositori e consolidare il potere. Ridusse l'influenza degli "uomini di Kenyatta" nel Governo durante la lunga inchiesta giudiziaria che identificò negli stessi i traditori. Moi li perdonò ma non prima che fosse chiaro pubblicamente il loro ruolo di cospiratori. I principali cospiratori, incluso Ochuka vennero condannati a morte in quelle che furono le ultime esecuzioni capitali in Kenya. Nominò i sui collaboratori più fidati nei ruoli chiave e modificò la [[Costituzione]] per stabilire ''de jure'' un sistema a [[Partito politico|partito unico]].
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==Ritiro==
 
La costituzione impediva a Moi di partecipare anche per le presidenziali del [[2002]]. Alcuni dei suoi sostenitori proposero di emendare la costituzione per permettergli di correre per un terzo mandato, ma Moi preferì ritirarsi, scegliendo [[Uhuru Kenyatta]], il figlio del primo presidente del Kenya, come suo successore. Vinse [[Mwai Kibaki]] col doppio dei voti rispetto a Uhuru Kenyatta, e proclamato Presidente il [[29 Dicembredicembre]] [[2002]]. Moi passò la mano a Nairobi, durante una cerimonia scarsamente organizzata, ma che vide una folla mai vista prima in attesa, apertamente ostile a Moi.
 
Moi ora vive in ritiro, evitato dall'establishment politico attuale, ma ancora molto popolare presso le masse. Si è recentemente pronunciato contro la proposta di una nuova costituzione, definendola contro le aspirazioni del popolo e fornendo una indicazione di voto decisivo per il "No" nel [[referendum]]. Kibaki chiamò Moi per concordare un incontro per discutere il da farsi dopo la bocciatura del referendum.
 
Il [[25 Luglioluglio]] [[2007]] Kibaki designa Moi come inviato di pace nel [[Sudan]] (per la crisi del [[Darfur]]), considerata la sua grande esperienza e conoscenza degli affari africani, nonché la sua elevata statura di uomo di stato. Moi vuole aiutare il processo di pace nel Darfour, applicando l'accordo preliminare siglato nel 2005.
 
La stampa Keniota speculava che Moi e Kibaki pianificassero un'alleanza in vista delle elezioni di Dicembredicembre 2007
<ref>C. Bryson Hull, [http://www.int.iol.co.za/index.php?set_id=1&click_id=87&art_id=nw20070725215703913C652388 "Kenya names ex-leader special envoy to Sudan"], Reuters (''IOL''), July 26, 2007.</ref>
Il [[28 Agostoagosto]] 2007, Moi annuncia il suo appoggio alla rielezione di Kibaki e critica aspramente le due opposizioni del cartello Arancione (Partito ODM) [[Orange Democratic Movement]] guidato da [[Raila Odinga]], definendole di natura tribale. <ref>[http://www.eastandard.net/hm_news/news.php?articleid=1143973644 "Moi supports Kibaki’s re-election"], ''The Standard'' (Kenya), August 28, 2007.</ref><ref>Lucas Barasa and Benjamin Muindi, [http://allafrica.com/stories/200708280714.html "Kenya: Moi Endorses Kibaki for Second Term"], ''The Nation'' (Nairobi), August 28, 2007.</ref>
 
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