Equus: differenze tra le versioni
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Anche le specie domestiche sono in grado di ritornare alla vita selvatica con successo. La popolazione più estesa di cavalli inselvatichiti è nel [[West]] americano, dove sono indicati come [[Mustang]].
Un importante carattere anatomico proprio della [[famiglia]] e del [[genere]] è la trasformazione delle estremità degli [[arti]], con atrofia di tutti i raggi [[metatarso|metatarsali]] e [[metacarpo|metacarpali]] e delle [[falange|falangi]] ad eccezione del III raggio e del III dito. Il II e IV raggio metacarpale/metatarsale si riducono a due strutture vestigiali prive di estremità distale, strettamente addossate al III raggio; del II e IV dito permangono abbozzi costituiti dai cosiddetti sesamoidi prossimali. La terza falange
Una seconda caratteristica della famiglia è l'apparato digerente, caratterizzato da un intestino molto lungo, e da un particolare sviluppo dell'intestino cieco nel quale la flora batterica degrada i carboidrati vegetali strutturali (in particolare la cellulosa) consentendone l'assimilazione. Questo adattamento del sistema digerente distingue nettamente gli equidi dai [[ruminante|ruminanti]], in cui è invece fondamentale l'adattamento funzionale di tasche
In comune con le altre specie dell'ordine, gli equidi hanno una particolare sensibilità e mobilità del [[labbro superiore]], che utilizzano per selezionare e afferrare i vegetali di cui si nutrono e per smuovere lo strato superficiale del terreno alla ricerca di parti vegetali commestibili ipogee.
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