Caprino Veronese: differenze tra le versioni

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Storia:
Le prime documentazioni storiche sono costituite da castellieri reti (ai Cappuccini o Frati in Caprino)lungo la via Campiona che univa gli opposti versanti del M. Baldo.
Il toponimo “Caprino” è un etnico derivato dalla tribù celta dei Cauri, insediatasi in territorio reta in epoca imprecisata (400 a.C.). Dopo la conquista romana (89 a.C.) il territorio venneentra incluso nella Gallia Cisalpina, quindi, dopo la costituzionenell'orbita del Municipio di Verona (49 a.C.), perma voleresarà disolo nel 16 a.C.G. Cesare,che all'Italia;i parte,Romani prenderanno pieno possesso del territorio; in epoca imperiale, è parte della Regio X “Venetia et Histria”. Caprino fucome semplice “statio” lungopiccolo l'anticacentro viacommerciale Campiona(cippo edi centro“Calpurnus commercialemercator”).
Inesistenti le fonti storiche alto-medioevali.
Scarse le fonti storiche alto-medioevali (sarcofago Campasso in epoca longobarda), fece parte del ducato di Verona e fu al limite dell'avanzata franco-bavara del 6° sec.
Viene menzionatamenzionato, in un editto di re Berengario (X sec.) come “Ca Ferrera”, villa autorizzata, al pari delle altre ville limitrofe, a edificare un castello per difendersi dalle invasioni degli Ungari.
Nel XII sec. è menzionata come pieve della diocesi di Verona (S. Maria de' Cavrini).
Nello stesso secolo aderisce alla Lega Veneta e combatte contro Federico il Barbarossa che distrugge il castello di Pesina, nel 118. firma la pace di Costanza al pari degli altri Comuni italiani.
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Dal 145. al 1797 fa parte della Repubblica di Venezia.
Un rinnovamento edilizio e fondiario si realizza sul finire del 18° sec. Caprino da semplice pieve diviene borgo e si annette progressivamente i comuni limitrofi, diviene sede di mercato, viene riedificata la parrocchiale (1767-1786), erette Villa Carlotti e Palazzo Zuccolmagno, edificato il centro sul sito dell'antico brolo.
Sulle alture circostanti (tra Rivoli e Spiazzi) si svolge la celebre battaglia di Rivoli.
In epoca napoleonica è capoluogo di un cantone del dipartimento dell'Adige (Verona). Durante il regno italico i villaggi di Gaon e Rubiana insorgono contro le truppe francesi in risposta alle provocazioni anticattoliche.
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Nel 1822 si costituisce una società patriottica e nel 1848 la municipalità e la cittadinanza simpatizzano per il movimento di Carlo Alberto, per tale motivo, dopo la riunione al Regno d'Italia, Caprino otterrà per decreto di S.M. Vittorio Emanuele II il titolo di città (1873).
Il periodo post-uniterio sarà il periodo più florido nella storia della città: capoluogo distrettuale e mandamentale, centro logistico in prossimità del confine, centro commerciale che integra le l'attività montane del Monte Baldo con quelle collinare-morenico e delle attività lacustri con le vie commerciali della vallata dell'Adige (a est), notevole l'attività estrattiva (marmo gardoncino rosato) e la costruzione di fortificazioni militari (Forte Cimo Grande 1913, Forte di Nàole, Forte San Marco 1885) a monte di Verona.
Dopo la 1° Guerra Mondiale risente di un declino economico che dura fino agli anni '80.
Nel corso della 2° Guerra Mondiale si ha, novamente, l'insurrezione di Gaon e Rubiana contro le truppe di occupazione; nell'immediato dopoguerra la maggioranza dei cittadini opta per la repubblica (1946).
Attualmente ha superato la popolazione riscontrata nel cens. del 1921.
Museo Civico di Villa Carlotti (documentazione archeologica).