Germano Nicolini: differenze tra le versioni

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m Il delitto di Don Umberto Pessina: spezzo la frase, non sarà stato medagliato per l'errore giudiziario
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===''Materiale Resistente''===
Diretto e girato da [[Davide Ferrario]] e [[Guido Chiesa]], ''Materiale resistente'' è un [[documentario]] incentrato sul sentimento antifascista e sulla riscoperta dei valori etici della [[resistenza]] dopoe gliche annitrae buispunto deldal socialismoconcerto di craxianoCorreggio edel fra[[25 leaprile]] promesse di un Italia vincente[[1995]], riccacui ediede dinamicail fattesuo da un nuovo partito liberale,contributo Forzail ItaliaNicolini.
Un viaggio attraverso le nuove generazioni, figli di un'epoca nuova che rispolveravano i sentimenti di lotta e opposizione alla mediocrità ed alla vessazione. Una descrizione della rinascita dei sentimenti partigiani che trae spunto dal concerto di Correggio del [[25 aprile]] [[1995]] a cui diede il suo grande contributo il Comandante Partigiano Germano Nicolini, incarcerato per dieci anni ed usato come capro espiatorio per tutti gli omicidi post-bellici che insanguinarono questa parte d'Italia, l'Emilia.
 
Ad una platea di ragazzi che l'accoglie sulle note di ''[[Bella Ciao]]'' Nicolini tuona con parole cariche di ardore e impegno civiledice:
{{Quote|La vostra è una testimonianza di partecipazione per un onore che ho, sono una persona del popolo molto modesta, che ha fatto solo il suo dovere di italiano e credo che voi con questo canto, con questo entusiasmo giovanile che mi riporta a 50 anni fa quando anch'io avevo 25 anni, io credo che voi abbiate voluto ricordare tutti i partigiani, non solo i 70 caduti nella mia zona, ma tutti i partigiani d'Italia. Io non sono un cultore della musica moderna e non sono neanche un esegeta, cioè non riesco a capirla in tutta la sua profondità, sento comunque che parte dall'animo e sento che voi oggi traducete nella musica, nell'entusiasmo, nella passione, nelle sofferenze e nello spirito di lotta dei partigiani quello che noi siamo stati! Ho avuto il modo di cantare quando ero in carcere ricordando coloro che mi davano la forza di resistere, perché sapevo di essere un partigiano pulito ed onesto che meritava il rispetto del paese e non la carcerazione. La forza di resistere mi è venuta dal fatto che mi sentivo sempre l'uomo partigiano che combatteva per una causa giusta che non era terminata il 25 aprile, perché noi abbiamo combattuto per un'Italia diversa!}}