Aleksander Fredro: differenze tra le versioni

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Tra il [[1850]] ed il [[1855]] Fredro tornò a soggiornare a [[Parigi]], dove aveva trovato rifugio anche suo figlio ''Jan Aleksander Fredro'', anch'egli un autore di commedie teatrali ma con doti artistiche minori rispetto al padre, il quale era stato costretto all'esilio per aver partecipato attivamente alla [[rivoluzione ungherese del 1848]].
 
Di natura contraddittoria, Fredro fu sempre interessato alla vita politica del suo paese attraversato dai venti dei moti rivoluzionari, tuttavia mostrò sempre un carattere molto schivo e tendente all'isolamento e alla [[misantropia]]. Trascorse gli ultimi anni della sua esistenza in una sorta di reclusione volontaria assistito dai suoi familiari e affetto da una grave malattia che lo portò alla morte nel [[1876]].
 
==L'artista==
Fredro fece il suo debutto come autore teatrale nel [[1817]] ma non venne mai influenzato nè si interesso personalmente e artisticamente alle tematiche del [[Romanticismo]] che era allora la corrente letteraria dominante. Egli fu infatti esclusivamente concentrato nel raccontare il proprio habitat sociale della piccola nobiltà polacca di campagna, trattandolo con leggerezza ed ironia.