Napoli: differenze tra le versioni

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Le chiese monumentali di Napoli si presentano per lo più sotto una veste barocca, ciò è dovuto grazie alla presenza diretta di [[Caravaggio]]; egli provocò uno stravolgimento nel panorama artistico ed architettonico di Napoli, influenzando intere schiere di urbanisti, architetti, pittori napoletani dell'epoca che, di lì a poco, avrebbero trasformato Napoli in una vera e propria città "barocca".
 
La [[Certosacertosa di San Martino]], tra i maggiori complessi monumentali e religiosi di Napoli, costituisce in assoluto, uno dei maggiori esempi di questa corrente. Un'altro importante esempio barocco della città e non, è la [[Reale Cappella del Tesoro di San Gennaro]] della [[Cattedralecattedrale di Napoli]]: uno dei gioielli universali dell’arte, ricca di marmi, affreschi, dipinti e altre opere d’arte dei migliori artisti dell’epoca è sicuramente uno dei monumenti più importanti del [[barocco napoletano]] seicentesco, per l’insieme di decorazioni che videro la partecipazione di artisti di eccezionale levatura.
Tra le più "recenti" chiese monumentali della città, vi sono quelle partorite dal [[neoclassicismo]]; queste, si possono dividere in due categorie distinte, ovvero: nella prima, appartengono le chiese che sono ancora vicine al tardo [[barocco napoletano]], conservando ancora un'impronta tipica di quest'ultimo periodo; mentre, nella seconda tipologia appartengono le chiese caratterizzate da interni e/o da facciate severe, che preludono al [[neoclassico]] puro. La maggiore opera inerente a questo periodo, nonché uno dei monumenti più celebri della città è la [[Basilica di San Francesco di Paola (Napoli)|basilica di San Francesco di Paola]] realizzata da [[Pietro Bianchi]], il quale mostrò nella realizzazione della nuova chiesa grandi qualità ingegneristiche, attestate dalla solidità dell'opera e dall'intelligenza delle soluzioni tecniche <ref> http://www.alenapoli.org/perle/mna29.htm </ref>.