Concilio Vaticano II: differenze tra le versioni

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==Le reazioni==
Il Concilio fu una vera e propria rivoluzione nella Chiesa. Anticipò di poco la "rivoluzione giovanile" del [[1968]] e da molti "progressisti" fu visto come il rifiuto di secoli di tradizione; analoga reazione suscitò in molti tradizionalisti. Negli anni immediatamentiimmediatamente successivi al Concilio, il [[papa Paolo VI]] si trovò a dover arginare una profonda emorragia di sacerdoti e religiosi che male interpretarono l'attenzione al mondo in maniera diversa dalla gerarchia cattolica. Nacquero le "Comunità cristiane di base" ed i coordinamenti dei "preti operai". In americaAmerica latinaLatina molti teologiciteologi seguaci della "teologia della liberazione", abbracciarono la lotta marxista. [[Marcel Lefebvre|Monsignor Lefebvre]] diede vita ad un vero e proprio scisma "tradizionalista", rifiutando la messa nelle lingue nazionali e l'ecumenismo, arrivando al punto di considerare la sede papale vacante dopo [[papa Pio XII|Pio XII]].
 
Dal Concilio ebbero origine, però, anche quelle spinte ideali che contribuirono al radicamento o alla nascita dei nuovi movimenti ecclesiali, che tanta parte hanno avuto nello sviluppo della Chiesa nella seconda parte del [[XX secolo|'900]].