Papa Sisto V: differenze tra le versioni
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Nato a Grottammare, nelle [[Marche]], visse una infanzia disagiata dalle ristrettezze economiche. La sua famiglia era originaria della [[Dalmazia]] e si era trasferita in Italia verso la metà del secolo precedente sfuggendo alle devastazioni dell'invasione [[turchi|turca]]. Suo padre era giardiniere e la sua famiglia non viveva nel lusso; si racconta che Felice da piccolo avesse lavorato anche badando agli animali (in particolare maiali). All'età di 9 anni entrò nel convento dei [[Frati Minori]] di [[Montalto delle Marche]], paese di origine della sua famiglia e a cui restò legato per tutta la vita. A 12 anni iniziò qui il noviziato dove come frate, era anche suo zio Salvatore. Compì i suoi studi a Montalto, [[Ferrara]], [[Bologna]] e [[Siena]]; qui fu ordinato sacerdote nel [[1547]]. Diede presto prova di una rara abilità sia come predicatore che nella [[dialettica]].
Dopo un breve periodo come procuratore del suo ordine, venne aggregato alla legazione spagnola guidata da Ugo Buoncampagni (futuro [[Papa Gregorio XIII]]) nel [[1565]], che venne inviata ad investigare un'accusa di eresia avanzata nei confronti dell'arcivescovo Carranza di Toledo. La violenta antipatia che sviluppò per Buoncampagni esercitò una marcata influenza sulle sue azioni successive. Si affrettò a rientrare a Roma all'ascesa di [[Pio V]], che lo nominò vicario apostolico del suo ordine, e successivamente ([[1570]]) cardinale. Durante il pontificato di [[Gregorio XIII]], il Cardinal Montalto, come veniva generalmente chiamato, visse in ritiro, occupandosi delle cure alla villa eretta da [[Domenico Fontana]] sull'[[Esquilino]], che sovrastava le [[Terme di Diocleziano]].
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