Figino Serenza: differenze tra le versioni
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In età [[Napoleone Bonaparte|napoleonica]], con il passaggio dei territori lombardi alla [[Repubblica Cisalpina]] <ref>''Costituzione 20'' [[messidoro]] [[1797|anno V]] ([[8 luglio]] [[1797]])</ref>, ci furono diversi cambiamenti per ciò che riguarda le amministrazioni locali e la suddivisione territoriale. Il comune di Figino con Rozzago fu inizialmente inserito nel Dipartimento del [[Lario]]-Distretto di [[Fino Mornasco|Fino]]<ref>''Legge 7'' [[germinale]] [[1798|anno VI]] ([[27 marzo]] [[1798]])</ref> ([[27 marzo]]-[[26 settembre]] [[1798]]), poi nel Dipartimento dell'[[Olona]]-Distretto XXVIII di [[Cantù]]<ref>''Legge 5'' [[vendemmiale]] [[1798|anno VII]] ([[26 settembre]] [[1798]])</ref>
Nell'Elenco dei comuni<ref>Elenco redatto dal regime napoleonico il [[24 luglio]] [[1802]]</ref> del [[1802]] il comune venne classificato come municipalità di III classe in quanto la popolazione era inferiore ai 3.000 abitanti. Il numero esatto era di 662 abitanti<ref>Decreto [[8 giugno]] [[1805]]</ref>. Venne deciso un'accorpamento tra i comuni di II e III classe<ref>Decreto
Si ritornò quindi alla organizzazione amministrativa in vigore prima del [[1797]].
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Nel periodo della [[Seconda Guerra Mondiale]] il parroco dell'epoca, don Ercole Terruzzi, su invito di papa [[Pio XII]], espresse un Voto alla Madonna di [[San Materno]] affinchè Figino Serenza venisse risparmiata dai bombardamenti e dalla distruzione.
Dal 1816 al secondo dopoguerra si avvicendarono solo cinque primi cittadini, tra cui un sindaco di nomina governativa nel [[1890]], il podestà ([[1926]]-[[febbraio]] [[1943]]) ed un breve periodo di commissariamento ([[gennaio]] [[1944]]-[[marzo]][[1945]].
=== Secondo dopoguerra ===
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