Figino Serenza: differenze tra le versioni

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In età [[Napoleone Bonaparte|napoleonica]], con il passaggio dei territori lombardi alla [[Repubblica Cisalpina]] <ref>''Costituzione 20'' [[messidoro]] [[1797|anno V]] ([[8 luglio]] [[1797]])</ref>, ci furono diversi cambiamenti per ciò che riguarda le amministrazioni locali e la suddivisione territoriale. Il comune di Figino con Rozzago fu inizialmente inserito nel Dipartimento del [[Lario]]-Distretto di [[Fino Mornasco|Fino]]<ref>''Legge 7'' [[germinale]] [[1798|anno VI]] ([[27 marzo]] [[1798]])</ref> ([[27 marzo]]-[[26 settembre]] [[1798]]), poi nel Dipartimento dell'[[Olona]]-Distretto XXVIII di [[Cantù]]<ref>''Legge 5'' [[vendemmiale]] [[1798|anno VII]] ([[26 settembre]] [[1798]])</ref>] ([[1798]]-[[1801]]), per ritornare a far parte con la legge del [[13 maggio]] [[1801]] del Dipartimento del [[Lario]] nel Distretto I di [[Como]]. Nel gennaio del 1799 la popolazione si attestava sui 701 abitanti<ref>''Legge 20'' [[nervoso]] [[1799|anno VII]]</ref>. Per un breve periodo, ritornò sotto il Distretto XI di [[Milano]] ([[1802]]) per poi tornare nuovamente nel Distretto I di [[Como]], Cantone di [[Cantù]]<ref>''Legge 23'' [[fiorile]] [[1801|anno IX]] ([[13 maggio]] [[1801]])</ref>.
 
Nell'Elenco dei comuni<ref>Elenco redatto dal regime napoleonico il [[24 luglio]] [[1802]]</ref> del [[1802]] il comune venne classificato come municipalità di III classe in quanto la popolazione era inferiore ai 3.000 abitanti. Il numero esatto era di 662 abitanti<ref>Decreto [[8 giugno]] [[1805]]</ref>. Venne deciso un'accorpamento tra i comuni di II e III classe<ref>Decreto napoleonico del [[14 luglio]] [[1807]]</ref>: Figino con Rozzago e [[Novedrate]] vennero annessi alla municipalità di [[Carimate]]; unione riconfermata anche nel [[1812]]<ref>Decreto [[30 luglio]] [[1812]]</ref>. Figino aveva diritto ad un solo partecipante all'interno del consiglio del comune di [[Carimate]]. Nell'anno [[1816]], dopo la [[Restaurazione]] e il ritorno della [[Asburgo|dominazione austriaca]] nel [[Regno Lombardo-Veneto]]<ref>''Sovrana patente'', [[7 aprile]] [[1815]]</ref> Figino, solo così nominato, torna ad essere comune autonomo, facente parte della neonata [[Provincia di Como]], staccandosi definitavemente a livello amministrativo da Milano, prima inserito nel Distretto XXVI di [[Mariano Comense|Mariano]], poi nel Distretto XXVI di [[Cantù]] ([[1844]]) ed infine nel Distretto IV di [[Cantù]] ([[1853]]).
Si ritornò quindi alla organizzazione amministrativa in vigore prima del [[1797]].
 
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Nel periodo della [[Seconda Guerra Mondiale]] il parroco dell'epoca, don Ercole Terruzzi, su invito di papa [[Pio XII]], espresse un Voto alla Madonna di [[San Materno]] affinchè Figino Serenza venisse risparmiata dai bombardamenti e dalla distruzione.
 
Dal 1816 al secondo dopoguerra si avvicendarono solo cinque primi cittadini, tra cui un sindaco di nomina governativa nel [[1890]], il podestà ([[1926]]-[[febbraio]] [[1943]]) ed un breve periodo di commissariamento ([[gennaio]] [[1944]]-[[marzo]][[1945]].
 
 
=== Secondo dopoguerra ===