Palaeopropithecus ingens: differenze tra le versioni
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Le zampe anteriori di ques'animale erano più lunghe di quelle posteriori, al contrario di altri [[Indriidae|indridi]] estinti, nei quali avveniva il contrario; sulle mani, i pollici erano scarsamente sviluppati, mentre le altre dita avevano falangi ellungate ed erano incurvate ad uncino, per potersi appendere agli alberi a testa in giù come i [[bradipo|bradipi]].
Il [[cranio]] era piuttosto robusto, con un muso piuttosto allungato, con una grossa [[mandibola]] sulla quale gli [[incisivi]] inferiori erano piccoli ed a forma di spatola, inoltre erano verticali rispetto alla [[mandibola]], mentre i [[molare|molari]] erano larghi e muniti di creste; queste caratteristiche dentarie lasciano supporre che il ''Palaeopropithecus ingens'' fosse un mangatore di foglie.
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==Bibliografia==
*Fleagle, J.G. 1988. Primate Adaptation and Evolution. Academic Press: New York.
*Martin, R.D. 1990. Primate Origins and Evolution: A Phylogenetic Reconstruction. Princeton University Press: Princeton, New Jersey.
==Voci correlate==
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