Collegium Germanicum: differenze tra le versioni

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Seminario pontificio in [[Roma]] fondato nel [[1552]] e poi unito nel [[1580]] al [[Collegium Hungaricum]] a formare il '''[[Collegio Germanico-Ungarico (Roma)|Pontificium Collegium Germanicum et Hungaricum de Urbe]]''' (abbreviato in ''Collegium Germanicum et Hungaricum'' o anche ''Collegium Germanicum'') è uno storico seminario per sacerdoti di [[Roma]].
 
==Storia==
Il ''Collegium Germanicum'' venne creato il [[31 agosto]] [[1552]] da Papa [[Giulio III]] con la bolla ''Dum sollicita''. Alla fondazione, collaborono attivamente il Cardinale [[Giovanni Morone]] e [[Sant'Ignazio di Loyola]]. Il Collegio aprì ufficialmente i battenti il [[28 ottobre]] di quello stesso anno e la direzione venne sottoposta alla guida di [[Pedro de Ribadeneira]]. Nel [[1580]] venne unito con il ''Collegium Hungaricum'' da [[Gregorio XIII]] che lo aveva creato nel [[1578]], ottenendo quindi il nome completo di ''Collegium Germanicum et Hungaricum''.
 
Dopo l'abolizione dell'Ordine dei Gesuiti nel [[1773]] venne utilizzato per la formazione del clero secolare. Nel [[1781]] l'Imperatore [[Giuseppe II del Sacro Romano Impero|Giuseppe II]] proibì ai sacerdoti dei propri domini di studiare a [[Roma]] nel tentativo di fare del protezionismo sui seminari tedeschi. Con l'invasione napoleonica, il collegio venne chiuso a partire dal [[1798]]. La struttura riaprì nel [[1818]] sotto il governo di [[Pio VII]] e venne riorganizzata nel [[1824]] sotto [[Leone XII]], che lo riconfermò alla compagnia rinata dei Gesuiti dai quali è ancora oggi amministrata. Durante la [[Prima Guerra Mondiale]] la sede del collegio venne trasferita (dal [[1915]] al [[1919]]) al ''[[Collegium Canisianum]]'' di [[Innsbruck]].
 
Sin dalla sua fondazione, lo scopo del collegio era quello di formare dei validi sacerdoti controriformisti, promuovendo così materie squisitamente cattoliche quali la teologia. Per questi motivi esso era considerato un baluardo internazionale e una delle grandi fortezze del pensiero gesuita nella capitale del cristianesimo.