Comitati Civici: differenze tra le versioni
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Recentemente, l'apertura di molti archivi dell'ex [[Unione Sovietica|URSS]] ha reso possibili alcuni studi relativi alla diffusione di tali violenze. Secondo il rapporto inviato a [[Mosca]] dall'ambasciatore sovietico in Italia Mikhail Kostylev dopo l'incontro del [[31 maggio]] [[1945]] con il segretario del [[Partito Comunista Italiano|PCI]] [[Palmiro Togliatti]], costui valutò in circa 50.000 le persone uccise con esecuzione sommaria dopo la fine della guerra.<ref>[[Elena Aga-Rossi]], [[Victor Zaslavsky]]. "Togliatti e Stalin. Il PCI e la politica estera staliniana negli archivi di Mosca", Il Mulino, 2007, pag. 115. </ref> Togliatti precisò pure che molte persone rilasciate dalle autorità americane venivano poi eliminate dai poteri partigiani. Tale numero non comprende ovviamente le vittime degli anni successivi, sino al [[1948]] quando, con la vittoria delle forze democratiche alle [[Elezioni politiche italiane del 1948|elezioni politiche]] il consolidamento delle istituzioni democratiche contribuì a ristabilire la legalità.
Gli omicidi si concentravano nel Nord Italia, soprattutto in alcune zone dell'[[Emilia-Romagna]], nelle quali il radicamento del PCI era più forte e non veniva scalfito dal clima di violenza: nelle elezioni amministrative del marzo 1946 il [[Fronte popolare]] ottenne 42 comuni su 45 nella provincia di Reggio Emilia.<ref>Giampaolo Pansa, Il sangue dei vinti, pag 337.</ref>
In
==Fondazione e organizzazione dei Comitati civici==
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* [[Luigi Gedda]]
* [[Democrazia Cristiana]]
* [[Partito Copmunista Italiano]]
* [[Uccisione di ecclesiastici in Italia nel secondo dopoguerra (1945-1947)]]
* [[Terrorismo Italiano]]
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