Rod Laver: differenze tra le versioni

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Con la nascita dell' [[Era Open]], nel [[1968]], i tennisti professionisti furono di nuovo in grado di iscriversi e giocare i tornei del Grande Slam. Laver fu il primo campione di Wimbledon dell'Era Open, proprio nel 1968, battendo il numero uno tra gli amatori,lo statunitense [[Arthur Ashe]] in semifinale e il connazionale [[Tony Roche]] in finale, senza perdere un set. Durante il 1968 comunque i tornei "open" furono solamente 10, nei quali professionisti e amatori potevano giocare contro senza restrinzioni. I Pro comunque giocarono principalmente nel loro circuito di competenza, divisi in due gruppi: [[National Tennis League]] (NTL) e [[World Championships Tennis]] (WCT). Laver si piazzò al Nr. 1 tra tutte e due le categorie, vincendo gli US Pro sull'erba e i French Pro sulla terra battura, (nelle due finali sconfisse [[John Newcombe]]) e anche l'ultimo grande evento "open", il [[Pacific South West]], tenutosi a [[Los Angeles]] su superficie dura. La sua vittoria 4-6, 6-0, 6-0 in finale, contro il solito Rosewall, è considerata una delle sue migliori performance.
 
Nel [[1969]] Laver ottenne il secondo [[Grande Slam]] della sua carriera, concludendolo vincendo in 4 set [[Roche]] agli [[U.S. Open (tennis)|U.S. Open]]. Quell'anno Laver vinse 18 dei 32 tornei in singolare, vincendo 106 incontri e perdendone solo 16. Battendo [[John Newcombe]] in quattro set a Wimbledon, Laver fece registrare una serie di 31 incontri vinti di fila su quei campi, record che resisterà fino al [[1980]] quando sarà eclissato da [[Björn Borg]]. Diversamente da quanto avvenuto per il poker di sette anni primi, questo Grande Slam fu conquistato avendo la possibilità di incontrare i migliori al mondo, professionisti e amatori, per cui in un certo senso fu un 'impresa più "genuina". Sempre nella strada verso la conquista dei titoli degli Slam Laver fu costretto al quinto set solo cinque volte, di cui due recuperando da una situazione di svantaggio 0-2. Comunque nella quattro finali degli Slam perse complessivamente solo due set. L'incontro più duro dell'anno fu la maratona che lo vide opposto a Roche nella semifinale degli Australian Open, in condizioni climatiche simil-tropicali, e che registrò 90 game.
Tra i tanti campioni incontrati e battuti per arrivare allo storico traguardo si ricordano anche Roy Emerson, [[Fred Stolle]], [[Andres Gimeno]], [[Tom Okker]],Rosewall,[[Stan Smith]], [[Arthur Ashe]], Newcombe, [[Dennis Ralston]]. Le vittorie di quell'anno mostrarono la versatilitàdi Laver sulle varie superfici, tanto che vinse sia sul cemento ([[South African Open]] a [[Ellis Park]], [[Johannesburg]], e US Pro a [[Boston]]) ma anche indoor ([[Philadephia US Pro Indoor]] e [[Wembley British Indoor]]). Conquistando, con i [[montepremi]], un totale di 124.000 dollari, Laver fu anche il primo tennista a superare la barriera dei 100.000 dollari guadagnati un in anno.