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La crescita degli imperi antichi e medioevali condusse a [[città capitale (città)|capitali]] o sedi delle amministrazioni provinciali ancora più grandi: [[Storia di Roma|Roma]], la sua emula orientale [[Costantinopoli]], e le successive [[capitali Cina|cinesi ]] e [[capitali India|indiane]] si avvicinarono al mezzo milione di abitanti o lo superarono. Allo stesso modo, anche in altre aree emersero grandi centri amministrativi e cerimoniali, sebbene a scala minore.
 
Durante il [[Medioevo]] europeo, una città era tanto un 'entità politica quanto una raccolta di case. La residenza cittadina portava alla libertà dai tradizionali doveri rurali verso il signore e verso la comunità: in [[Germania]] c'era il detto''"Stadtluft macht frei"'' ("L'aria della città rende liberi"). Nell'Europa continentale non erano infrequenti le città con una loro propria legislazione, con le leggi cittadine che costituivano un codice separato da quello per le campagne, e il signore cittadino spesso differiva da quello del territorio circostante. Nel [[Sacro Romano Impero]], cioè la Germania medioevale e l'Italia, alcune città non avevano altro signore che l'imperatore.
 
In casi eccezionali, come quelli di [[Venezia]], [[Genova]] o [[Lubecca]], le città stesse divennero stati potenti, che a volte prendevano sotto il loro controllo le aree circostanti, oppure stabilivano estesi imperi marittimi, sebbene questo possa aver talvolta impedito il successivo sviluppo di un ampio stato nazionale con la sua economia. Simili fenomeni si ripeterono anche altrove, come è il caso di [[Osaka|Sakai]], che godette di una considerevole autonomia nel [[Giappone]] tardo medioevale.