Aladdin e il re dei ladri: differenze tra le versioni
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Durante la cerimonia delle loro nozze, Aladdin e la principessa Jasmin scoprono di essere il bersaglio di un raid da parte dei famosi Quaranta Ladroni, guidati da un uomo chiamato Cassim. Sebbene Aladdin, Jasmine e il resto della loro gang riescono a fermare con successo l'attacco e rispediscono via i ladri, non riescono ad evitare che il matrimonio sia rovinato. Intenzionato a scoprire il motivo per cui siano arrivati fino ad Agrabah, Aladdin trova uno strano scettro (che il re dei Quaranta Ladroni ha provato a rubare) tra i regali di nozze. Lo scettro contiene un oracolo, capace di vedere nel passato e nel futuro, ma può rispondere soltanto ad una domanda per persona.
Sopraffatto dal desiderio di conoscenza verso i suoi antenati, Aladdin chiede all'oracolo di suo padre. L'oracolo risponde che deve seguire la pista lasciata dai Quaranta ladroni, dicendo che il padre di Aladdin è "intrappolato nel loro mondo", Aladdin capisce che è loro prigioniero. Arrivato al loro nascondiglio scopre che non è un prigioniero ma il loro capo: Cassim, il re dei Ladri, l'uomo con la quale aveva lottato durante il matrimonio. Famiglia o no, Aladdin ha oltrepassato il confine del loro territorio e deve essere ucciso. Cassim, tuttavia, suggerisce ad Aladdin di affrontare "la Sfida", un rito di iniziazione, dove deve sconfiggere un
ladri. È allora che scopre il vero motivo del raid: Cassim ha scoperto l'esistenza della Mano di [[re Mida|Mida]], un potente artefatto che può trasformare qualunque cosa venga toccata in oro. Cassim crede che, con la Mano, possa tornare alla sua famiglia e dare loro la vita che si meritano invece di vivere in strada, ha così progettato il piano per poter ottenere l'oracolo per chiedere una domanda sulla Mano.
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